Monteforte Irpino

di Paola Iandolo 

 Il prossimo primo aprile davanti ai magistrati della IV Sezione Penale della Corte di Cassazione saranno discussi i ricorsi presentati contro la sentenza di secondo grado per la strage del bus di Acqualonga, emessa il 28 settembre del 2023 dai giudici della Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli. Si tratta delle impugnazioni presentate dal collegio difensivo dei tredici imputati per la strage del bus finito giù dal viadotto di Acqualonga nel luglio del 2013.

I giudici di Appello in riforma della sentenza di primo grado, avevano ribaltato le assoluzioni di Castellucci Giovanni, Mollo Riccardo, Fornaci Massimo Giulio, Perna Marco, condannandoli a sei anni, riconoscendo agli stessi l’attenuante del risarcimento del danno prevalente sull’aggravante invocata. La riforma della sentenza di primo grado aveva portato alla rideterminazione delle pene inflitte dal Tribunale di Avellino per Giulio Spadavecchia e Paolo Berti a 5 anni. Rideterminata anche la sentenza per gli imputati De Franceschi, Marrone e Gerardi, per loro la condanna scende a 3 anni.

Per Lametta Gennaro e Ceriola Antonietta, i giudici avevano deciso di dover riconoscere il non doversi procedere relativamente al capo A, ovvero alle ipotesi di falso per la revisione. Ma nessuna rideterminazione della pena già irrogata dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino. Gli imputati a vario titolo sono stati accusati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni. In primo grado era stato condannato il titolare dell’azienda che gestiva il bus, Gennaro Lametta, alla pena di 12 anni, come richiesto dall’accusa. Otto anni invece per la dipendente della Motorizzazione civile di Napoli, Antonietta Ceriola, a fronte di una richiesta di 9 anni. Sei anni di reclusione, invece, ai dirigenti di Autostrade, Gianluca De Franceschi e Nicola Spadavecchia. Paolo Berti e Gianni Marrone, il primo direttore di tronco di Autostrade e il secondo dipendente della concessionaria, sono stati condannati a 5 anni e 6 mesi.