Avellino

"Il 15 gennaio è stato pubblicato un ulteriore bando di concorso per 3.246 nuovi allievi agenti. Uno sforzo che non precedenti negli ultimi vent'anni in termini numerici di assunzione di allievi di agenti di polizia penitenziaria. E' inoltre terminato il 184esimo corso, i cui giuramenti si terranno nel corso della prossima settimana, e quindi nei primi giorni di febbraio saranno assegnati 1.325 allievi agenti. Le assegnazioni riguarderanno anche il carcere di Bellizzi. Relativamente al ruolo dei sovrintendenti, l'Amministrazione ha assegnato al reparto di polizia penitenziaria della casa circondariale di Avellino quattro unità maschili nella qualifica di vicesovrintendenti". Lo ha comunicato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, rispondendo ad un'interrogazione presentata dal dem Toni Ricciardi in merito alla necessità di incrementare il personale e a migliorare gli standard di sicurezza nella Casa circondariale di Bellizzi Irpino ad Avellino, dove il 22 ottobre 2024 alcuni detenuti si sono rivoltati contro gli agenti e hanno effettuato una violentissima aggressione ad un recluso. "Il personale attualmente in servizio presso il carcere di Avellino ammonta a 296 unità su un organico complessivo di 318, quindi con una carenza di 22 unità" ha precisato il sottosegretario, spiegando che "le maggiori scoperture si rilevano nel ruolo degli ispettori, mancano due ispettori, e ruolo degli agenti assistenti, dove mancano 25 unità. Di contro nel ruolo dei sovrintendenti si registra un esubero di sei unità. I vuoti in organico, e qua invece veniamo all'intervento a seguito di quanto accaduto, sono stati recentemente colmati mediante un distacco di personale (credo di poter dire intervenuto temporaneamente chirurgicamente a seguito dell'evento) finalizzato a dare un supporto fattivo al personale stabilmente in servizio presso l'istituto Bellizzi di Avellino. Pertanto, alla luce dei distacchi in entrata e in uscita, il personale attualmente in servizio ammonta a 322 unità, con un esubero di quattro unità rispetto alla pianta organica". "Risultano - ha chiarito Delmastro - peraltro presenti presso l'istituto un direttore, coadiuvato da due videdirettori di recentissima nomina a seguito delle assunzioni dei dirigenti penitenziari volute dal governo Meloni, e risulta anche esserci un comandante titolare dell'istituto: ovverosia la catena gerarchica del comando è assolutamente stabilizzata ed esistente".