Somma Vesuviana

Migliaia di persone a Somma Vesuviana, per la tradizionale festa di Sant’Antonio con i fuocarazzi, tammurriate, pizziche, tarantelle.

Di particolare fascino la rievocazione storica d’epoca romana con voce narrante fuori campo nel Borgo Antico del Casamale.

Circa 2000 persone al Canto Popolare di Zì Riccardo e Donne della Tammorra con balli fino a notte fonda, sfidando il freddo.

Rosalinda Perna, assessore agli eventi di Somma Vesuviana: "Un viaggio nel tempo, dall’epoca romana ai giorni nostri".

Mai patrimonio culturale così vissuto come oggi, sul territorio! Dal Castello di Lucrezia D’Alagno del 1456, al sito romano della Villa Augustea, ma anche chiese, vicoli, piazzette. E nel Borgo Antico, fino al 21 Gennaio, è ancora possibile ammirare i versi in luce di Giotto Calendoli o Le Lucerne del Casamale! 

 “Tutto si è svolto in contemporanea. Negli stessi minuti processioni in più punti del paese, ad esempio al Borgo Antico del Casamale dove si è tenuta anche la benedizione dei pani e degli animali, ma anche a Santa Maria di Costantinopoli.

E ancora al Borgo Antico, la rievocazione storica della vita di Sant’Antonio Abate, nato nel 251 d.C. in Egitto e dunque un viaggio nell’epoca romana, un’immersione nel tempo al Casamale, dove è possibile ammirare i versi illuminati di Giotto Calendoli o la riproposizione delle lucerne, mentre in contemporanea, non è mancato il falò di grande richiamo, nella zona a valle di Somma Vesuviana con la tradizionale Paranza di Canto Popolare di Zì Riccardo e Donne della Tammorra. Falò in molteplici punti del paese con il forte richiamo alla socialità. In tanti si sono uniti per ascoltare suoni, per gustare del cibo insieme, condividendolo ma anche per vedere o partecipare alle tammurriate, pizziche, tarantelle. Tutto questo grazie all’impegno costante delle associazioni culturali delle quali Somma Vesuviana è ricca.

Al Borgo Antico del Casamale, in vicoli e piazzette, la rievocazione storica è stata possibile grazie all’associazione Rinascita del Casamale con la Parrocchia di Santa Maria Maggiore Collegiata. Nella zona a valle, dunque in Via Colle, l’evento è stato curato dalla Paranza di Canto Popolare di Zì Riccardo e Donne della Tammorra con la processione partita dalla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Ricordo anche la permanenza, al Borgo Antico delle meravigliose Luminarie Artistiche con versi in luce di Giotto Calendoli, grazie alle associazioni Tramandars e Amici del Casamale e anche delle Lucerne a Led, grazie alle associazioni, Riti della Montagna e Festa delle Lucerne”. Lo ha dichiarato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano.

Vulcano e territorio alle falde del Monte Somma con l’elemento comune del fuoco, quella fiamma, quel calore che è possibile trovare nei prodotti del territorio come il piennolo, l’albicocca, l’uva protagonisti dell’ottima ristorazione sommese. Buon cibo, meravigliose tradizioni popolari sempre meglio valorizzate e sempre più di grande attrattiva turistica. Ieri sera più di 2000 persone hanno cantato con la Paranza di Zì Riccardo e Donne della Tammorra, ma hanno soprattutto ballato e socializzato.

Piena anche Piazzetta Collegiata, con tante persone ammirate dal falò,  dall’arte popolare del canto tradizionale e dalla splendida rievocazione storica con guardie a Cavallo, Sant’Anatonio Abate per i vicoli, la voce narrante fuori campo.

Somma Vesuviana ricca di un grande patrimonio storico, culturale, artistico. Dal Castello di Lucrezia D’Alagno, voluto da Re Alfonso D’Aragona nel 1456, alla Villa Augustea, sito archeologico di epoca romana in grado di spaziare da un’epoca antecedente al 79 d.C. al 472 d.C. e anche oltre.