Napoli

"Come è possibile che, malgrado le ingenti risorse del piano straordinario di rafforzamento dei centri per l’impiego e le previsioni del Pnrr tramite il programma gol, Napoli non sia ancora riuscita a soddisfare i criteri di diffusione e capillarità dei servizi per il lavoro e, anzi, ci si appresti a chiudere sedi strategiche come quella di Cisterna dell’Olio?"

Con questa interrogazione, la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà denuncia l’incapacità e la mancata volontà di implementare una rete efficace di servizi per l’impiego sul territorio cittadino, evidenziando il paradosso di una città con il più alto tasso di disoccupazione d’Italia che invece di ampliare i servizi, li riduce, privando soprattutto le fasce più fragili di diritti e opportunità.

“Le misure del programma gol prevedono risorse ingenti destinate all’infrastrutturazione fisica - sedi, allestimenti, manutenzioni, hardware, software e personale - per garantire una presenza capillare dei centri per l'impiego ogni 40mila abitanti.

Tuttavia, a Napoli siamo ben lontani da questo obiettivo. Anzi, si parla di trasferire o chiudere sedi come quella di Cisterna dell’olio, un presidio fondamentale nel centro storico, che serve un’area con gravi fragilità socio-economiche e un ampio bacino d’utenza. Questo è l’ennesimo colpo inferto alle fasce più deboli della città" - ha dichiarato Muscarà. 

Dai dati emergono disparità territoriali significative, che penalizzano le attività di orientamento e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

“La città di Napoli dovrebbe contare almeno dieci centri per l’Impiego e numerosi sportelli di prossimità, ma ne abbiamo appena una manciata, e persino questi vengono smantellati. È inaccettabile che i cittadini debbano pagare il prezzo di una gestione così miope e inadeguata".

Muscarà ha chiesto alla giunta regionale di chiarire come siano state utilizzate le risorse assegnate, come intenda garantire i diritti dei cittadini e quali misure urgenti intenda adottare per invertire questa tendenza. “Napoli ha bisogno di soluzioni, non di ulteriori tagli. La disoccupazione non si combatte con promesse vuote, ma con azioni concrete che portino lavoro e dignità a questa città" - ha concluso.