Tra il concordato e l'incubo fallimento. E' la situazione dell'Amts, descritta dal sindaco di Benevento, Fausto Pepe, che ha scritto una lettera ai lavoratori illustrando lo stato dell'arte.
In caso di diniego al concordato, secondo il primo cittadino, gli scenari sarebbero oltremodo nefasti: «Non è né retorico né superfluo riaffermare che dal pronunciamento che esprimerà il Tribunale Fallimentare di Benevento in merito alla richiesta di concordato preventivo avanzata dall’Amts, sostenuta da questa amministrazione, dipende la possibilità di rilancio produttivo dell’azienda, il destino occupazionale di tutti i lavoratori dipendenti e la possibilità stessa di continuare a fornire ai cittadini di Benevento un servizio essenziale e primario per l’esercizio del loro diritto alla mobilità.
Senza creare allarmismi, si può affermare che una decisione del Tribunale avversa al piano di concordato preventivo aprirebbe scenari negativi tali per cui l’unico destino che si affaccerebbe per l’Amts sarebbe rappresentato da una possibile e certa dichiarazione di fallimento della società, con tutte le conseguenze disastrose che essa determinerebbe per la continuità del servizio di trasporto urbano, per il crollo immediato del reddito dei lavoratori e l’impossibilità della conservazione del loro posto di lavoro».
Di qui l'appello del primo cittadino: «E’ convinzione mia e dell’amministrazione che rappresento che a Voi tutti non sfuggono gli elementi di drammaticità sopra richiamati, anzi ho molto apprezzato il Vostro senso di responsabilità dimostrato durante l’incontro dello scorso 26 settembre, ciò nonostante mi corre l’obbligo di rivolgere, attraverso le Vostre organizzazioni, un appello a tutti i lavoratori dell’azienda, la cui sfiducia e rabbia è comprensibile e giustificabile, affinché manifestino una convinta adesione al piano di concordato, non perché esso rappresenti tutto il bene, ma in quanto solo con la sua approvazione essi potranno prendere in mano il loro destino di lavoro e la certezza del loro reddito da lavoro dipendente.
Chiedo a tutti i lavoratori di fare lo sforzo di non soffermare la loro attenzione sugli errori del passato, che pur ci sono stati, in misura diversa, da parte di tutti i soggetti cointeressati alla crisi dell’azienda, non esclusa l’amministrazione comunale.
Chiedo loro di guardare avanti, di sostenere la proposta di concordato, di essere fiduciosi che la crisi aziendale è stata di insegnamento per tutti, a partire da questa amministrazione, la quale farà la sua parte per il rilancio della società, attraverso un serio e credibile piano industriale che costruiremo insieme alle OO.SS. ed al coinvolgimento dei cittadini che del servizio pubblico erogato sono beneficiari e destinatari finali.
Mai come per questa crisi, l’azione di ognuno dei soggetti coinvolti influisce sui diritti di altri: dal diritto al lavoro ed al reddito, al diritto alla mobilità in ambito urbano, al diritto alla partecipazione e concertazione delle OO.SS.
Se tutti assieme, con tenacia, umiltà e coraggio, convergiamo nel sostegno al piano di concordato e realizziamo l’obiettivo di salvare l’azienda, offriremo una bella prova non solo alla città di Benevento, ma mi sento di dire, all’intera regione, in quanto le forze vive della nostra città riuscirebbero laddove non sono riuscite altre città capoluogo, come Salerno e Caserta che alcuni anni fa hanno dovuto assistere, nonostante il loro grande impegno positivo, al fallimento delle aziende comunali di trasporto in ambito urbano».
Redazione