Napoli

Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, ha duramente criticato il comportamento di Italia Viva in merito alla gestione delle ferrovie regionali e dei trasporti pubblici in Campania. In un intervento rilasciato il 16 gennaio, Nappi ha accusato il partito, che fa parte della maggioranza di centrosinistra della Regione Campania con ben quattro consiglieri, di non aver mai preso una posizione critica nei confronti della cattiva gestione del sistema ferroviario, in particolare per quanto riguarda la Circumvesuviana e la gestione fallimentare dell'Ente Autonomo Volturno (EAV).

"Il disastro delle ferrovie regionali, la barzelletta della Circumvesuviana, le promesse mai mantenute sui nuovi treni e la cattiva gestione del servizio su gomma, abbandonato dalla Regione in favore di altri operatori, sono solo alcuni degli episodi che dimostrano l'incapacità organizzativa e gestionale", ha dichiarato Nappi. Secondo il capogruppo della Lega, Italia Viva avrebbe dovuto usare la propria posizione di governo regionale per spingere al cambiamento, ma in questi anni non ha mai sollevato critiche, rimanendo "complice" del disastro.    Il riferimento alle prossime elezioni regionali e al crescente "mercato delle poltrone" in vista delle trattative politiche è stato un altro punto saliente dell'intervento di Nappi. "Italia Viva ha scelto di certificare la propria esistenza politica con un'iniziativa contro Matteo Salvini, ma lo ha fatto con una raccolta firme che include soltanto alcune delle inefficienze che da dieci anni si verificano in Campania", ha sottolineato il politico della Lega. La critica si è indirizzata anche verso quella che Nappi ha definito una forma di "strabismo politico", con Italia Viva che ora cerca di prendere le distanze dalla giunta regionale dopo averne fatto parte senza mai manifestare dissenso.

La conclusione di Nappi non ha risparmiato ulteriori attacchi, accusando la maggioranza di essere caratterizzata da "un ruggito del coniglio", un'immagine che riflette, secondo lui, la debolezza e l'irresponsabilità politica del gruppo. La situazione delle ferrovie regionali e dei trasporti pubblici in Campania continua quindi a essere un tema caldo, con le prossime elezioni regionali in arrivo che potrebbero riaccendere il dibattito sulla gestione dei servizi pubblici nella regione.