Salerno

L’esperienza da responsabile del settore giovanile prima dell’addio. Cristoforo Barbato ha ricordato ai microfoni di Ottochannel nel corso di “Granatissimi” la sua esperienza con la Salernitana da vertice delle formazioni under dopo l’avvento di Stefano Colantuono sulla panchina della prima squadra. In estate l’addio, interrompendo il percorso iniziato con le varie selezioni. “Conosco bene gli allenatori che compongono il mosaico delle giovanili. Da Fusco, a De Santis, passando per Bovo e Landi ci sono elementi di indiscusso valore, soprattutto sotto il profilo morale perché conta molto anche quello. Negli anni avevamo iniziato un progetto pluriennale. Si ragionava anche di allargare il centro sportivo. Avevamo costruito partendo dal basso e portando a Salerno anche ragazzi importanti. Abbiamo raggiunto risultati importanti, facendo apprezzare diversi giovanissimi alle migliori realtà italiane. Poi il cambio di rotta.

Campo? La Salernitana è stata più che positiva con il Sassuolo, all’interno di una partita che è stata decisa dagli episodi. La squadra però ha tenuto bene il campo, ha provato a fare la partita pagando gli errori. Penso ad esempio al primo gol in cui c’è stato un cattivo posizionamento e anche errori di movimenti sia del centrocampo che della linea difensiva. La Salernitana resta una squadra con un organico di livello, con calciatori di assoluto valore. Il campo non ha ancora bocciato questa squadra seppur ci sia un momento di grande difficoltà. Si è partiti con un progetto con Martusciello che però non si è attivato perché la squadra è stata completata solo sul gong del mercato. Poi c’è stata l’interruzione del processo affidando la panchina a Colantuono che è allenatore diverso da Breda. In una settimana era impensabile che questa squadra potesse dimenticare tutti i problemi.

Rischio retrocessione? In caso di serie C il dramma sarebbe soprattutto per Iervolino che si ritroverebbe un danno economico non da poco e soprattutto un depauperamento sotto il profilo della passione mortificante. Passare dalla serie A alla serie C è devastante per una società. Credo che il presidente sia ben conscio della situazione. Poi va capito cosa viene rappresentato a Iervolino di ciò che succede a Salerno.

Mercato? Il direttore sportivo Valentini ha operato in maniera rapida, cambiando volto alla squadra e soprattutto dando peso all’attacco e modificando anche l’assetto offensivo. Ci sono calciatori come Cerri e Raimondo che devono trovare l’intesa. Serve qualcosa in termini di fisicità in mezzo al campo che è quello che manca”.