"Per la prima volta in 72 anni e sicuramente nei 40 in cui ho avuto l'infelice idea di ritornare al mio paese natale e fissarvi la residenza della famiglia, via Coppelle, una strada principale anche se, ahimè, sempre meno popolata, non viene per nulla liberata dalla neve. Siamo stati abbandonati a noi stessi".
La denuncia che ci arriva da Trevico in Irpinia, comune più alto della Campania porta la firma di Pietro Giuseppe Tarchini.
"Lunedì doveva venire la mia fisioterapista ma ho dovuto chiamarla e bloccarla, a questo punto mi chiedo se potrà venire almeno domani, ma i segnali non sono incoraggianti. Io, imperturbabile ho continuato a conferire negli spazi concordati, i sacchi dei rifiuti: Lunedì umido, stamattina cartone, plastica e vetro, spero che qualcuno venga a raccoglierli, ma qualcun altro dovrà fare la strada. Il sentiero sulla sinistra lo ho aperto io a furia di olio di gomito. E' una indecenza, povero paese che brutta fine hai fatto".