Svolta nei lavori di restauro della Dogana di Avellino. Installazione, quindi, di due plinti lignei che sosterranno la struttura portante e le mura perimetrali. L'architetto Giovanni Multari, progettista e capogruppo RTP del progetto ha presentato così quanto realizzato in giornata: “Sono state collocate in sito e varate le due alte colonne lignee che vanno ad occupare lo spazio principale della grande sala e collaboreranno al sostentamento del nuovo tetto e della struttura nuova che passo dopo passo si sta integrando all'interno dell'antica Dogana. La struttura sta avanzando celermente. È prefabbricata, preassemblata in stabilimento e poi definitivamente assemblata in opera. Questa tecnologia e questa metodica del lavoro porta a tempi assolutamente più celeri. L'orizzonte è il 2025. Contiamo di rispettare questo arco temporale per completare i lavori. Gran parte del lavoro sulla muratura è stato fatto. Avremo un lavoro importante sulla facciata principale quando affronteremo il restauro momumentale della facciata storica. La struttura che si andrà a completare darà la possibilità di fare tutto il lavoro degli interni e inizierà un lavoro edilizio che porterà alla distribuzione delle funzioni e al futuro uso degli spazi".
"Luogo inclusivo per tutte le fasce generazionali"
"La Dogana rappresenta un'eredità e recuperarla è stato un atto molto importante. Speriamo di portare a termine i lavori con la soddisfazione massima da parte di tutti. - ha aggiunto Multari - Ma soprattutto questa struttura così significativa per la comunità di Avellino torni a svolgere un ruolo all'interno della città. È l'augurio che rivolgo al di là della mission che già ha. Sarà un centro per i giovani, ma credo che sarà un luogo inclusivo, aperto a tutte le fasce generazionali e alle attività culturali, sociali e aggregative che questa città deve mettere in campo con una certa urgenza".