“Resto ottimista ma di occasioni ne abbiamo perse tante. La Snai è uno dei treni persi come territorio e come Paese”. Non ha usato mezzi termini il rettore dell'Università del Sannio, Gerardo Canfora nel rimarcare come la Strategia Nazionale per le Aree Interne avrebbe potuto rappresentare una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale per contrastare la marginalizzazione delle aree interne.
“La Snai – ha rimarcato il rettore – è una delle iniziative nata con ottimi propositi ed obiettivi con una metodologia bella e rigorosa che ha però poi fatto i conti con un eccesso di burocratizzazione dei processi di gestione e la lentezza dei processi decisionali e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: percentuale di realizzazione dei progetti di investimento veramente ridicole. Poi nel 2022 con la delibera Cipe che ne ha cambiato la natura...” ha concluso il rettore Canfora prima di partecipare al convegno, presso il Dipartimento DEMM, sulla questione delle Aree Interne.
Incontro partito dalla presentazione del libro di Francesco Vespasiano (La questione delle aree interne. Riflessioni sociologiche, edito da FrancoAngeli), professore di sociologia all’Università del Sannio, ed ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’Università, del mondo ecclesiale, studiosi ed esperti che hanno discusso dello stato dell’arte e sulle azioni da sostenere per contrastare efficacemente il processo di marginalizzazione e depauperamento socioeconomico di queste aree e su cosa fare per avviare meccanismi di sviluppo integrale.
“L'unica strada percorribile – ha rimarcato il professore Vespasiano – va centrata di volta per volta in base al territorio. Bisogna trovare la compartecipazione delle comunità territoriali, enti, associazioni, Università, sindacati, agenzie di formazione e Politica che faccia parlare il livello troppo elevato che non parla più con i cittadini e territori e viceversa aiutare le comunità a rivendicare i propri diritti”.
Toscana e Basilicata “sono due regioni dove la presenza dello Stato nazionale e Regionale è più vicino alle esigenze dei territori” ha rimarcato il professore Vespasiano come realtà da prendere ad esempio.
L'incontro di questa mattina è un naturale prosieguo dei Forum sulle Aree interne organizzati ormai da anni dalla Diocesi di Benevento con la partecipazione di decine di vescovi italiani, della Cei e rappresentanti dei cittadini. Al centro degli intenti resta sempre spronare la politica e cercare insieme una soluzione per non far morire ancor di più le aree interne.
“L'approfondimento deve essere innanzitutto culturale a vari livelli per coinvolgere poi il mondo Politico, dove si prendono le decisioni per il Paese” ha infatti rimarcato l'arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca.
Presente monsignore Mariano Crociata (Presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea) che ha invece messo l'accento sui problemi delle aree interne e rimarcato come serve uno “sguardo d'insieme. La Chiesa può animare e motivare le persone e le comunità. Non è solo questione di economia in senso stretto, serve capacità di visione e volontà. Tutto questo ha una dimensione morale”.
“Servono scelte concrete e aiutare i giovani a creare imprese capendo la vocazione del territorio e a spingere la politica che dia finalmente seguito all'articolo 1 della Costituzione” ha evidenziato don Matteo Prodi, presidente di "iCare" - Cooperativa Sociale di Comunità: “se muoiono le aree interne, muore tutto il Paese”.
“La soluzione si trova fermandosi e ragionare durante questo tipo di incontri. Non siamo fatalisti. Il futuro si costruisce e parte dalle nostre scelte. Abbiamo un territorio ricco di risorse che se messe in rete possono rappresentare un futuro importante” il monito del Vescovo Giuseppe Mazzafaro, Pastore della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese e Sant'Agata che ha messo poi l'accento sulla risorsa “Turismo. La Chiesa segue le trasformazioni della società”.
Tanti gli interventi che si sono susseguiti durante i lavori, tra gli altri quelli dell'onorevole Roberto Costanzo (già Europarlamentare e Presidente della Camera di Commercio della provincia di Benevento), dell'onorevole Carmine Nardone (già Parlamentare e Presidente della Provincia di Benevento) che come presidente di Futuridea ha presentato un piano per le aree interne (LEGGI ALTRO ARTICOLO).