Salerno

Marco Valentini si presenta. Il nuovo direttore sportivo traccia la linea di quello che sarà il mercato di gennaio e un semestre verità per la squadra granata. “Ringrazio per l’opportunità che mi è stato dato. Mi è successo più volte di subentrare valutando la squadra ma soprattutto le possibilità lavorative - le parole di Valentini -. Ringrazio la società che mi è stata vicinissima, ora servono fare poche chiacchiere e di fare fatti.

Breda? Non devo fare nessun tipo di presentazione. Conosco l’uomo e il professionista ed è stata lui la scelta perché in queste occasioni serve accelerare e avere persone con il quale c’è feeling è necessario. Per lui parla il passato ma ora conta il futuro, spingere nel presente perché ora serve spingere. Un messaggio che voglio dare anche alla squadra e alla piazza. Serve una mentalità forte, perché la serie B non è fatta dalle figurine ma da chi spinge forte. Io sono un maniacale, un perfezionista e pretendo in primis da me stesso tutto e poi da tutti. Non giudico cosa è successo prima di me ma ora vogliamo una squadra di assatanati perché questo è il modo di affrontare questo campionato. Voglio una squadra che preoccupi gli avversari. Scelta? Sin dalle prime interlocuzioni con la società ho fatto il suo nome. Quando passi cinque mesi insieme è impossibile non legarsi.

Rinforzi? Ora che sembra tutto buio, noi che veniamo da fuori siamo più puliti a livello mentale. Dobbiamo valutare bene la squadra a disposizione, capire cosa troveremo, anche valutandoli quotidianamente perché alcuni calciatori possono svoltare. La società mi ha dato ampia disponibilità ma non parlerei di rivoluzione perché quelle si fanno a volte in estate. Conosco bene le difficoltà e le lacune di questa rosa. Ora non si compra per questione temporadle ma prendendo i rinforzi giusti perché si rischia di fare un danno al mister e al club. Budget? Non voglio dare vantaggi ai miei avversari. Ho avuto rassicurazioni, conta questo.

Mercato? Nelle prime chiacchierate con la società abbiamo condiviso che servirà avere cuore, voler fare carriera ed imporsi. I calciatori devono essere bravi ed estremamente convinti. Solo così si possono ottenere risultati. Questa è la mia filosofia e che voglio riportare qui, perché serve gente consapevole di poter dare il massimo. In ogni esperienza servirà cedere e poi acquistare.

Attaccanti? Se la Salernitana ha 18 punti c’è un problema di struttura di squadra. Non ho visto squadre far bene senza bomber. Interverremo in quel reparto lì ma bisognerà essere chirurgici, capire bene l’impostazione tattica e poi scegliere i rinforzi ideali.

Tongya, Reine-Adelaide e Sepe? Non vogliamo tagliare teste. Ci sono calciatori che hanno qualità e da loro vogliamo ripartire.

Valencia? C’è un contenzioso in atto, bisognerà aspettare.