Salerno

Maurizio Milan va al cuore della Salernitana. La conferenza stampa di presentazione di Roberto Breda e Marco Valentini diventa un punto a 360 sul momento granata e anche sulla sua posizione: “Le scelte non sono solo mie, perché il club non è solo mio ma di Danilo Iervolino. Abbiamo investito tanto, su indicazioni di altri ma non ha debiti. Questo è un aspetto che nessuno ricorda. C’è una fideiussione di 15 milioni di euro e poi zero debiti. Parlare di fallimento è eccessivo. Ci sono stati errori, anche aver puntato su persone sbagliate, sia come dirigenti che come calciatori. Non sono incollato ad una sedia, dipenderà dal proprietario decidere cosa sarà il meglio per la Salernitana. Però ho dato grande dedizione a questo progetto. Sportivamente non abbiamo raggiunti i risultati sperati ma economicamente non è fallimentare come si vuole far passare. Lombardi? E’ un amico di questo club, non ha mai fatto una proposta. Ha sempre dato dei consigli sotto il profilo sportivo.

Interlocutori? Con i pochi seri che abbiamo avuto abbiamo chiesto delle garanzie che non erano in grado di poter confermare. Abbiamo avuto anche approcci speculativi ma i nostri conti sono sempre stati in ordine.

Ora inizia un nuovo ciclo. I motivi che ci hanno indotto a questo ennesimo cambio sono evidenti: la posizione in classifica non auspicabile all’inizio di questa stagione che doveva essere di stabilizzazione e di preparazione ad un rilancio importante ma i risultati dicono cose diverse. Dopo un’interlocuzione lunga con la società ci siamo affidati a due personaggi che conoscono bene la serie B e che ci hanno indotto a fare un’analisi approfondita di Marco Valentini che ha accettato una sfida non facile e non semplice in una città che ama il calcio ma che è delusa dalla Salernitana. A lui ho detto che non è facile entrare a campionato in corsa ma il suo entusiasmo e curriculum ci permettono di poter pensare con grande ottimismo. Con Valentini c’è stato sin da subito un intento comune di agire in maniera repentina. Siamo nei primi giorni di gennaio, proveremo ad accelerare dopo il lungo summit di ieri. La squadra verrà rinforzata.

La scelta di Breda è per le tante panchine di serie B, con tante sfide e conquiste fatte, con risultati importanti ottenuti anche nelle salvezze. Per me è stata una grande emozione abbracciare un ex calciatore che ha dato tanto per questa maglia da calciatore e anche da allenatore. Mi aspetto che lui possa trasmettere ai calciatori cosa significhi giocare qui. Ieri a cena abbiamo ricordato il gol con l’Avellino nel derby e che ricorderemo anche ai calciatori per ricordare loro dove si trovano. Siamo convinti che sia il mister che il direttore faranno benissimo.

Petrachi? Ringrazio Gianluca perché ha fatto un grande lavoro in estate ma poi, se si è fatto un cambio perché le cose non andavamo bene e non ci convinceva. Spero troverà presto altri lidi dove mostrare le sue qualità. Non era idoneo a proseguire con noi. Si guarda sempre prima il bene della persona e poi del professionista. La strada con Petrachi si è consumata nel tempo, anche attraverso il dialogo con lui perché la spinta si è esaurita nel tempo. Dopo Catanzaro non avevamo contratti in tasca e abbiamo approcciato quella partita con serietà senza pensare alla sostituzione. Non è mai stata affrontata la questione economica, con una separazione che lasciasse tranquilla la persona che deve rimettersi in discussione altrove e dall’altra anche la possibilità di lasciare tranquilla.

Programmazione? Siamo alla ricerca di stabilizzazione perché la programmazione è molto chiara. Dopo la sconfitta di Catanzaro avevo ribadito che avevamo chiare le idee ma non siamo persone di calcio e ci siamo affidati a professionisti. Dal passato s’imparano molte cose. Noi siamo convinti e sicuri di aver trovato persone giuste per questa categoria. E’ una sfida per tutti. Per entrambi c’è un accordo verbale sulla possibilità di proseguire insieme ma ora serve salvare la categoria. Poi ci siederemo e costruiremo ciò che sarà. Non ci siamo mai tirati indietro negli investimenti ma cerchiamo le persone adatte. Resta il piano triennale che con loro metteremo in atto.

Cariche dirigenziali? Veniamo da un’annata complicata. Tra le priorità nelle prossime settimane ci sarà quella di dare correttivi a livello organizzativo. Filomeno Fimmanò è un tesserato del club da tanti anni, sarà a disposizione del direttore.

Soglia? Ho incontrato Gerardo ieri per un caffè e ha detto di voler essere al nostro fianco: valuteremo se e quando inserirlo.

Busso? E’ il presidente del Cda e ha deleghe diverse rispetto a quelle che ha il presidente normalmente in una società di calcio. Lui è impegnato in altri settori ma è di grande supporto per la società e anche per il sottoscritto. Non prevedo nuovi ingressi.

Responsabile settore giovanile? Colantuono si è preso un periodo di riposo dopo tanti anni di lavoro per questo club, non sarà lui a riprendere il vecchio ruolo, stiamo facendo qualche riflessione, aspettava anche l’arrivo del nuovo direttore sportivo, ci concentreremo sull’analisi della prima squadra, in prossima settimana apriremo il capitolo. Ci sono delle scadenze e delle formalità, ho dei nomi in mente. Non è detto che Stefano non tornerà con un altro ruolo all’interno del club.