Lauro

E' stata una giornata diversa quella vissuta dalle detenute e dai loro figli all'interno dell'Istituto a custodia attenuata per detenute madri (ICAM) di Lauro, in provincia di Avellino dove il garante regionale per i detenuti Samuele Ciambriello ha organizzato un pranzo in collaborazione con le associazioni “I colori della Libertà”, di cui è presidente Francesca Pascale, che ha partecipato all'iniziativa, e “Nessuno tocchi Eva” di Avellino.

Quello di Lauro è una tipologia di istituto penitenziario per consentire alle detenute madri, che non possono usufruire di alternative alla detenzione in carcere, di tenere con sé i figli fino ai sei anni.

Spaghetti e vongole per le madri e gli ospiti, pasta al sugo per i bambini e per tutti focacce, contorni e polpette, il tutto preparato insieme da volontari e detenute all'interno della funzionale cucina dell'Icam di Lauro.

Ad accogliere le associazioni è stata la vicedirettrice del carcere di Avellino, da cui Lauro dipende, Maria Parenti che ha ringraziato il garante: “È bello poter creare un ponte tra il carcere e il mondo esterno. Un ponte che deve diventare un arcobaleno come i colori dei disegni che ci sono qui. L'istituzione penitenziaria ha sempre il compito di preparare il reinserimento in società dei detenuti” ha rimarcato la dirigente dell'istituto di pena.

Al termine del pranzo per i piccoli ospiti della struttura dove sono detenute le madri è arrivata la befana con i doni. “In tutta Italia – ha rimarcato Ciambriello - sono 20 le madri detenute con 21 figli al seguito. Numeri destinati a crescere con il nuovo articolo 15 del ddl sicurezza, che se non modificato, rende discrezionale il rinvio di esecuzione della pena per le madri incinte e con figli minori di un anno”.

Parlando dell'iniziativa, Ciambriello ha poi rimarcato: “Al centro dell'attenzione la detenzione femminile e i bambini in carcere senza colpe. Qui a Lauro ci sono cinque donne con 5 bambini. La condizione di vita di questi piccoli non può essere il carcere, anche se vanno a scuola e svolgono altre attività all'esterno. Ci stiamo battendo per case alloggio per detenute madri. Bene ha fatto la Regione Campania a dare un contributo per un bene confiscato nel Comune di Quarto che sarà destinato a questo tipo scopo. Una casa alloggio che sarà gestito dalla cooperativa Attarita per accogliere detenute madri con figli, detenute senza fissa dimora e donne maltrattate. Ora speriamo che per Lauro si sblocchi il contributo elargito dal Consiglio regionale su proposta del consigliere Petitto. Fondi che serviranno per attività pomeridiane per questi bambini".

Nell'Icam di Lauro anche Francesca Pascale, presidente dell'associazione I colori della Libertà, associazione a scopo benefico che si impegna per le comunità più fragili e più deboli dove la politica stenta ad arrivare.

“I bambini in carcere gridano vendetta davanti agli uomini e davanti al codice penale – ha rimarcato Pascale -. Vedere un bambino in fasce chiuso in una struttura, sia pure con accorgimenti come spazi appositi e colori, è una cosa che non possiamo più tollerare. La politica deve intervenire”.