Il Napoli si prepara alla sfida contro la Fiorentina, e in conferenza stampa Antonio Conte porta notizie non positive: l’esclusione di Kvara e Politano peserà, ma l’allenatore azzurro non perde il sorriso, e come sempre glissa sugli argomenti che portano al mercato.
Come sta Politano?
“Non è tra i convocati. C’è stata una settimana con qualche intoppo. Non c’è neanche Kvaratskhelia. Gli imprevisti e gli infortuni fanno parte della stagione e di ogni squadra di calcio. Fino ad ora siamo stati più che bravi a sopperire. E’ capitato con l’assenza di Lobotka e con Gilmour, col piccolo problema di Kvara al ginocchio e ovviamente con l’infortunio di Buongiorno. A questo giro dovremo sopperire anche al problema di Politano. Per Kvara è un problema muscolare».
Spinazzola può essere la soluzione?
«Lui nasce ala. È molto bravo nella fase offensiva. Lui ai tempi della Juve era praticamente un’ala e poi si è trasformato in un quinto offensivo con qualità importanti. Sicuramente può essere una soluzione».
Napoli in netta crescita e in arrivo c’è un calendario impegnativo.
«Devo stare attento a parlare (scherza, ndr). Dopo la Fiorentina finiremo il girone di andata e poi cominceremo di nuovo. Manca una partita per arrivare a metà. Quello fatto fino ad ora ci deve dare fiducia e dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo. Ci saranno partite più semplici e altre meno semplici. Contro la Fiorentina sarà una partita molto impegnativa. Cerchiamo di focalizzarci su questa gara».
Si può provare ad allungare e strappare un po’ in classifica?
«Oggi è difficile mettere pressione all’Inter o all’Atalanta. È molto difficile. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e pensare a mettere dei punti in cascina. Questi punti ci diranno cosa faremo l’anno prossimo. Non pensiamo a mettere pressione, queste squadre hanno una maturità tale che non si fanno mettere pressione. Cerchiamo di fare del nostro meglio, perché il lavoro può sopperire alla mancanza di tre giocatori importanti. Noi dobbiamo pensare solo a questo».
Quanto teme la Fiorentina?
«Ho sempre rispetto per gli altri ma non temo nessuno e non dobbiamo temere nessuno. La Fiorentina sta facendo benissimo. È una squadra che produce più picchi di velocità durante la partita, anche in campo aperto. Stanno facendo molto bene e noi dovremo avere un grande rispetto, facendo la nostra partita e continuando a crescere. Dobbiamo capire l’importanza di essere squadra, così come stiamo facendo. Abbiamo 41 punti grazie a tutti i nostri giocatori, compresi i portieri. Tutti hanno contribuito, ed è la cosa più importante perché non dobbiamo dipendere da niente e da nessuno. Le mie squadre non sono mai dipese da due o tre giocatori. Proveremo a sopperire a delle assenze che possono anche essere importanti, e andare avanti per la nostra strada».
Palladino ha tessuto le sue lodi…
«Quando lui è arrivato alla Juventus io ero sul viale del tramonto e stavo spendendo gli ultimi anni di carriera. Ha bruciato le tappe come allenatore. Ha avuto queste grandi opportunità, e fare uno step in avanti con la Fiorentina. Piazza importante e sta facendo molto bene. Auguro il meglio a parte la gara contro di noi. Noi candidati alla vittoria? È inevitabile che si debba una cosa del genere quando si è in testa alla classifica, anche se in modo parziale. È ovvio che ci dicono così, e lui da napoletano giustamente dice così per non inimicarsi Napoli. Siamo contenti e sperare di trovare altri allenatori che diranno così, questi complimenti».
Lukaku nel secondo tempo col Venezia ha fatto la sua miglior prestazione. Sta crescendo?
«Non pensavo fosse un argomento di discussione ogni santa conferenza. Abbiamo 41 punti frutto del lavoro di tutta la rosa. Nonostante tutte le difficoltà, questo è frutto di tutta la squadra e non di un singolo elemento».
Questo Napoli può fare ancora di più?
«Fare di più significa essere da soli primi in classifica. Vincere al cardiopalma significa che stiamo mandando la macchina al massimo, al massimo dei giri. Io penso che questi ragazzi stanno andando oltre le più ottimistiche possibilità».
Serve qualche tiro da fuori in più?
«Ho preso questa situazione in mano in corsa, ma serve il tempo. Non si possono mettere dentro altri 5-6 giocatori. Servirà tempo e pazienza. Inoltre bisogna parlare col presidente (scherza, ndr). Si può anche avere ragione, ma serve pazienza. Si parla sempre di scudetto e di vincere. Le cose le vedete anche voi (giornalisti, ndr) poi me le chiedete. Nella costruzione c’è bisogno di aggiungere altri tasselli, e sicuramente ci aspettiamo qualche gol in più. Tante volte si arriva in area ma non si finalizza. Invece di aspettarmi di più dalla squadra questi ragazzi me li bacio uno a uno, anche per il senso di appartenenza che stanno dimostrando di volta in volta».