Napoli

Pensavano che sarebbe stato un colpo facile facile e che le banconote di cui erano entrati in possesso fossero a prova di qualsiasi verifica, avrebbero fatto compere senza incorrere in alcun tipo di conseguenza giudiziaria. Per due napoletani in trasferta a Roma il piano si è però ben presto rivelato fallimentare e per entrambi è scattata una denuncia.

L’idea era quella di fare acquisti smerciando banconote false. Ma il piano non è andato a buon fine per due uomini originari di Napoli, che sono stati intercettati dalla guardia di finanza e denunciati. A finire nei guai un 24enne e un 32enne, con alle spalle precedenti specifici.

L’intervento è avvenuto a due passi da piazza San Pietro. I due malviventi, sorpresi dalle fiamme gialle, erano in procinto di pagare con banconote false per ricevere denaro legittimo come resto, ma il tentativo è stato prontamente bloccato dall’intervento dei militari del gruppo pronto impiego di Roma. La coppia, nello specifico, è stata sorpresa dopo aver fatto spese in una gelateria.

La cattura della coppia non è stata però semplice. Durante la fuga, i due hanno anche lanciato una sacca, contenente il denaro taroccato. Il 32enne, ormai alle strette, ha addirittura finto di essere un non udente, ma è stato subito scoperto.

Oltre ai soldi contraffatti, i baschi verdi hanno rinvenuto e sequestrato banconote per un valore complessivo di mille euro, che i due avevano ricevuto come resto da precedenti transazioni regolate con le banconote false. Il 32enne e il 24enne, così, sono stati denunciati per il reato di spendita e introduzione nel circuito economico di monete e banconote false.

Le indagini sul caso non sono però ancora concluse, anzi. La guardia di finanza sta infatti passando al setaccio i trascorsi criminali dei due per cercare di individuare il loro canale di approvvigionamento.

Recenti inchieste giudiziarie su tutte quella che lo scorso ha svelato l’esistenza dell’organizzazione Napoli Group, hanno infatti dimostrato come nel capoluogo campano siano ancora oggi presenti numerose stamperie di banconote false, con tanto di radicali canali di distribuzione del denaro e vere e proprie quotazioni per la vendita al dettaglio.