Torrecuso

Nonostante qualche rischio, mister Ragno di più proprio non poteva chiedere alla propria squadra. Il Nardò ha fatto la sua partita, l'ha vinta perché ha osato e ha avuto un pizzico di buona sorte, cosa che non deve mai mancare in queste circostanze. Certo ha dovuto sudare per poter festeggiare, il successo è arrivato al quinto dei sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara.

“Delle tre tasserete giocate fino a ora - inizia il tecnico dei pugliese - questa è la gara giocata meglio contro un'avversario forte. Noi abbiamo giocato bene sin dal primo minuto tanto che il pareggio lo avremmo meritato come minimo. Abbiamo concesso poco a una buona squadra che in casa metterà in difficoltà tutti. Noi volevamo vincere, su questo non ci sono dubbi e dopo aver trovato la rete dell' 1 a 1 qualcosa, per ottenere questo risultato, dovevamo pur concedere. Rischiare ha portato il risultato sperato, fermo restando che abbiamo creato tanto e forse è venuto meno sempre l'ultimo passaggio. Ci siamo fatti trovare impreparati solo una volta, ma nel possesso palla penso che siamo stati bravi”.

La nota lieta di questo Nardò è la risposta dei giovani che il mister ha utilizzato, giocatori che sono parsi già pronti per un palcoscenico come quello della Serie D.

“Abbiamo 14 under in rosa perché non abbiamo un budget immenso. Sono tutti all'altezza della situazione, ragazzi seri che hanno accettato il progetto. Oggi hanno giocato benissimo tutti, anche i più grandi che sono importantissimi e che sanno trascinare questi ragazzi”.

Interrogato sugli episodi chiave, mister Ragno non si sottrae, l'espulsione ha cambiato la gara ma non  ha condizionato l'atteggiamento dei pugliesi.

“Io credo che l'espulsione di Di Lullo ci abbia agevolato in minima parte. Ho messo in campo cinque attaccanti e il rosso ci ha solo dato l'opportunità di far girare la palla e far stancare i centrocampisti avversari. La rete della vittoria, alla fine, è arrivata su calcio di punizione ma con questo non credo che la sconfitta del Torrecuso sia scaturita solo dallìespulsione”.

Un Nardò che, in questa prima fase della stagione, sta stupendo tutti, una formazione che non vuole porsi limiti.

“Siamo una neopromossa con una rosa composta da 23 persone. Tanti giovani, come detto, e qualche grande, ma questi sono stati presi in maniera mirata. Abbiamo fuori ancora dei giocatori importanti. Ci siamo dati una data di riferimento. Il 30 novembre vediamo dove ci troviamo in classifica e poi decidiamo come muoverci, se ridimensionare oppure fare uno sforzo per puntare a qualcosa di importante”.

Fabio Tarallo