Montesarchio

Due province e l'intera Polizia di stato a lutto. Familiari, amici e tanti colleghi questa mattina hanno voluto idealmente abbracciare per l'ultima volta Biagio Damiano, l'assistente capo della Polizia di Stato morto giovedì in un incidente stradale lungo l'A1, all'altezza di Ferentino, in provincia di Frosinone.

Centinaia di persone e moltissime autorità della Polizia di Stato di Benevento, Caserta e Roma, e dei Carabinieri hanno raggiunto la chiesa di San Francesco nel centro della cittadina Caudina dove Biagio viveva con la famiglia. La moglie e due figli distrutti dal dolore che sono arrivati in chiesa tra due ali di folla che hanno atteso l'arrivo della bara. Parole di conforto per la famiglia sono arrivate durante l'omelia da don Silvio Pepiciello. Un compito non semplice quando si ha di fronte una moglie e due figli che ancora con l'incredulità negli occhi guardano quella bara.

Dolore e rabbia per un destino così assurdo che ha strappato alla vita un uomo, un poliziotto da tutti definito come una persona sempre disponibile e professionale.

Biagio Damiano da anni prestava servizio presso il Reggimento a cavallo distaccato presso la Reggia di Caserta.

Giovedì era regolarmente andato a lavoro. Con un suo collega era partito a bordo di una Fiat Stilo della Polizia alla volta di Roma. Lungo quel tragitto, percorso decine e decine di volte, sì è materializzato il dramma. L'auto di servizio si è schiantata contro un mezzo della società autostrade. Uno di quei grossi furgoni dotati di pannelli luminosi che segnalano alle auto in transito eventuali lavori in corso o pericoli imminenti per la circolazione. A niente erano valsi i tentativi dei soccorritori di strappare alla morte il 53enne.

Una tragedia avvenuta dopo 33 giorni da un altro incidente mortale registrato a Milano. In quel caso a perdere la vita era stato un giovane poliziotto sannita, sempre della valle Caudina, rimasto coinvolto in un incidente mentre era alla guida della sua motocicletta.  

Al.Fa