Benevento

"Con grande serenità dico che non so quello che accadrà, ma la nostra idea è quella di non toccare niente: sicuramente se non andrà via nessuno, non arriverà nessuno. Non ho mai creduto che il mercato di gennaio possa risolvere problemi". Le parole di Marcello Carli, pronunciate due settimane fa ad Ottogol, risuonano ancora forti nelle orecchie dei tifosi. Il calciomercato sta per aprire: le date sono note a tutti. Si apre il 2 gennaio, si chiude improrogabilmente il 3 febbraio 2025. Dopo sarà solo possibile operare con gli svincolati. 
Se il Benevento andrà sul mercato lo farà unicamente per "ottimizzre le risorse esistenti", per far sì che giocatori poco utilizzati abbiano la possibilità di giocare altrove e che al loro posto possano esserci elementi più funzionali al gioco della strega. 
Solo per un "promemoria" ricordiamo chi nelle file giallorosse ha trovato finora poco spazio e potrebbe essere inserito in qualche operazione. Innanzitutto Agazzi. Giocatore di ottima tecnica, forse dai ritmi diversi da quelli della squadra di Auteri. Fatto sta che il centrocampista di Trescore ha giocato nel girone d'andata solo 2 spezzoni di partita, 10' col Foggia e 15' contro la Juventus. Ancora meno ha fatto Carfora, il ragazzo del 2006 che ha anche esordito in serie B: per lui un solo minuto giocato nell'infausta trasferta di Monopoli. Stesso destino per il giovane Sena, terzino sinistro chiuso in organico da Ferrara e Viscardi: per lui 10' contro il Foggia. Poi ci sono giocatori che potrebbero trovare una sistemazione più adeguata dopo che la permanenza in giallorosso non gli ha regalato grandi soddisfazioni. Pensiamo a Ernesto Starita, 18 presenze accumulate quest'anno con soli 414' giocati. Una sola partita da titolare (a Taranto), così come l'unico gol segnato. 
Non entriamo nel merito delle scelte, ma pensiamo che nonostante Auteri abbia provato a dare spazio a tutti, difficilmente cambierebbe parere sui giocatori sopracitati. Tante volte don Gaetano ha detto: "Siamo in tanti, serviranno tutti". Una frase che difficilmente avrà il conforto della realtà.
Ci ricolleghiamo solo per un attimo al mercato che fece la Juve Stabia l'anno scorso a gennaio, con l'ingegno di chi ha poche risorse economiche da spendere. Prese Mosti dal Modena, trequartista che totalizzò 19 presenze, Pierobon dall'Hellas, 9 presenze, Stanga dal Lecco, una presenza, Garau dalla Ternana, 3 presenze. Ma soprattutto ebbe in prestito dalla Triestina Adorante, che segnò la bellezza di 13 reti in 20 partite. Si liberò di Della Pietra, Boccia, Vimercati, Bentivegna, Maselli e Rovaglia. In poche parole ottimizzò le risorse, da capolista abbastanza incontrastata della prima parte del campionato. Sugli esiti di un mercato invernale nessuno può scommettere, ma a volte capita che anche un solo tassello riesca a regalare ciò che è mancato prima.