"Ci auguriamo che il segnale che darà il Papa, il giorno di Santo Stefano, aprendo l’anno santo, della misericordia, nel carcere romano di Rebibbia, sia davvero importante per la politica".
E' l'auspicio del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della regione Campania Samuele Ciambriello.
"Ogni volta che avviene un evento del genere, c’è un anno di liberazione, libertà, guarigioni. E ogni volta c’è un segnale importante della politica, nei confronti dei detenuti".
La situazione attuale è drammatica
"Oggi in Italia abbiamo 62.353 detenuti, di questi 19.000 sono stranieri, 17.000 tossicodipendenti, 4200 con problemi psichici. Di questi 8000 in Italia devono scontare un anno di carcere. 969 in Campania. E non hanno reati di sangue. Sempre in Campania: 462 detenuti, devono scontare solo 6 mesi di carcere. Che Natale, poteva essere per loro. Era un Natale importante ed era uno svuotamento degli istituti. Anche ad Ariano Irpino, ci sono 70 detenuti in più. 317 rispetto, ai 260. C’è un sovraffollamento".
Il monito: Abbiamo bisogno di portare più volontariato, cooperative sociali, e lavoro.
"Accanto alla certezza della pena nelle carceri, ci deve essere il diritto al lavoro, alla salute, affettività, ad un intrattenimento culturale, sociale.
Sono venuto ad Ariano Irpino per un momento di festa, canoro, con i detenuti, per dire loro che il garante, l’ufficio c’è. Siamo coloro che vivono uno sguardo intrusivo nelle carceri. Eletti dalla politica, i garanti in Italia sono 81. Il sono il loro portavoce, ma siamo indipendenti dalla politica. Siamo per una comunità penitenziaria, fatta di detenuti e detenenti. Se stanno bene gli uni, stanno bene anche gli altri. Auguri di un santo Natale a tutti gli operatori penitenziari, a tutti coloro che entrano da volontari nelle carceri e anche ai diversamente liberi. Auguri, salute e libertà".