Si erano persi di vista dopo essere stati compagni di scuola, poi, dopo anni, si erano ritrovati grazie a facebook. Ma uno di loro avrebbe sfruttato la reunion a mezzo social per tormentare e spillare soldi all'altro. Bell'amico, non c'è che dire, se le accuse saranno confermate, il 49enne di Benevento di cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per stalking e truffa. A decidere se fissare il processo, o dichiarare il non luogo a procedere nei confronti dell'imputato, difeso dall'avvocato Domenico Rossi, sarà il gup Pietro Vinetti il 21febbraio 2025. E' una storia che va da maggio 2019 a giugno 2023, di cui avrebbe fatto le spese un coetaneo, assistito dall'avvocato Fabio Ficedolo.
Secondo gli inquirenti, una volta riallacciati i rapporti, il 49enne, attraverso telefonate e messaggi whatsapp, avrebbe chiesto alla parte offesa somme di denaro che, a suo dire, gli servivano per le bollette e il meccanico, per comprare cibo o pagarsi le cure mediche per patologie inesistenti.
E quando il malcapitato, ad un tratto, aveva smesso di assecondare le sue richieste, sempre più insistenti, lui l'avrebbe fatto sentire in colpa, sostenendo che avrebebe rimborsato il dovuto e di essere sotto usura da parte di criminali romani. Che, oltre a picchiarlo e minacciarlo costantemente, avrebbero potuto prendersela anche con lui che aveva disponibilità economiche.
Per spaventare ulteriormente il suo interlocutore, il 49enne avrebbe fatto riferimento al taglio del lobo delle orecchie che avrebbe subito, ed in questo modo sarebbe riuscito ad incassare oltre 40mila euro. Circostanze finite al centro di una indagine dei carabinieri sfociata, come detto, nella richiesta di rinvio a giudizio.