Napoli

Siamo a San Sebastiano al Vesuvio e mancano pochi minuti allo scoccare della mezzanotte. I carabinieri sono impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio quando notano un gruppo di ragazzini a via Plinio il Vecchio.

Sono tutti giovanissimi - avranno tra i 15 e i 18 anni - e i militari decidono di controllarli. Tra tutti c’è un 16enne che con il suo atteggiamento sospettoso cattura l’attenzione dei carabinieri. Inizia la perquisizione che si interrompe bruscamente quando la mano del militare incontra la sagoma di quella che sembra senza ombra di dubbio una pistola.

L’arma è nascosta nella cintura e in pochi secondi la situazione si complica. Il 16enne spintona uno dei carabinieri e tenta di fuggire. Il giovanissimo scappa inseguito dai militari e percorre prima via Plinio il Vecchio e poi via Margherita di Savoia.

I carabinieri non perdono di vista il ragazzino che, una volta aperto un cancello pedonale, decide di attraversare un vialetto che dà in via Mario Falconi. La fuga dura già da circa un chilometro e alla fine del vialetto c’è un altro cancelletto ma questa volta è chiuso. Il 16enne scavalca l’ostacolo non prima di aver lasciato l’arma su un muretto e di essersi tolto il giubbino - evidentemente per eludere il controllo. Proprio lì il ragazzo viene scovato, si era nascosto tra delle auto parcheggiate e viene trovato dagli altri carabinieri impegnati nel servizio a largo raggio che la centrale aveva allertato. Dirà di aver gettato della sostanza stupefacente e che era fuggito per paura ma in realtà sul muretto c’era una pistola a salve calibro 8 senza il tappo rosso.

Per il 16enne la nottata si conclude con l’arresto. Il minorenne dovrà rispondere di resistenza e porto di armi ed è stato trasferito nel centro di prima accoglienza dei colli Aminei. La pistola è stata sequestrata.