Avellino

Un cittadino che riceve la tessera mentre è in coma in ospedale, dirigenti autorevoli del partito che accusano i vertici di non aver fatto votare il candidato sindaco del centro sinistra ad Avellino alle ultime amministrative, altri che segnalano manovre di avvicinamento tra esponenti del partito e l'attuale sindaco Laura Nargi, e un commissario regionale del partito mandato in Campania da Roma a tenere ingessata una situazione esplosiva che definisce "cretini" quanti gestiscono il Pd ad Avellino. Al di là di precisazioni, smentite e dichiarazioni di comodo, ma diciamo la verità: cos'altro deve accadere perché la Elly Schlein tanto attenta e dinamica a contrastare il governo Meloni si svegli rispetto ad un quadro così sconcertante in Irpinia?

Sia chiaro: non è nostra intenzione accusare qualcuno, nè tantomeno criticare il segretario provinciale Nello Pizza che si ritrova a gestire una situazione che ormai sembra davvero fuori controllo. Ma da questo tunnel il Pd può uscirne solo in un modo: celebrando i congressi, regionale e provinciale ma anche il congresso cittadino di cui ormai si sono perse le tracce dalla notte dei tempi. Sarebbe questa la democrazia tanto auspicata in un partito che resta un punto di riferimento per un'area progressista e democratica. Altrimenti saremo ancora qui a parlare di signori delle tessere, di cacicchi e capi bastone...