Tre consiglieri di maggioranza del Comune di Scafati hanno votato contro il D.U.P. nel corso del Consiglio comunale che si è svolto nella giornata di martedì. “Il voto contrario al Dup di tre consiglieri della maggioranza conferma alcune mie convinzioni: la politica, quella con la “P” maiuscola, quella fatta con dedizione e abnegazione, quella per il bene comune, non è da tutti. Avevo chiarito prima del voto che l’approvazione del Dup fosse un voto politico. Dentro o fuori la mia maggioranza. Ebbene, non importa dove ci si sieda, se a destra, a sinistra o addirittura al posto del sindaco...sono i comportamenti a dirci da che parte stiamo. Pertanto, per quanto mi riguarda li ritengo fuori dalla mia maggioranza. Nulla hanno a che vedere con quei consiglieri che, invece, con coerenza e rispetto, a testa bassa lavorano e sopportano le loro continue istigazioni e destabilizzazioni.
Mi sembra di aver letto da qualche parte che i tre consiglieri lamentano una mancanza di confronto sui temi o nel caso specifico sul Dup. Perché non hanno utilizzato lo strumento dell’emendamento? Perché non hanno partecipato alle commissioni che servono proprio al confronto sugli argomenti? Devo pensare che la loro assenza in quelle occasioni e il loro silenzio su proposte o altro fosse strumentale ai fini di un voto contrario. Come strumentali sono stati nel corso dei mesi i vari cambi di gruppo o le assenze in Consiglio in momenti determinati come il bilancio. Un atteggiamento che si ripete dall’inizio di questo mandato e che sembra un copione già scritto. E’ chiaro che se avessi voluto, magari cedendo a qualche richiesta, avrei potuto approvare il Dup ma la politica non è un mercato.
Chiedo scusa alla Città per aver creduto nella loro buona fede quando si proposero nelle mie liste. Oggi, sono qui a valutare la possibilità di continuare questo percorso amministrativo con chi realmente ha a cuore Scafati e vuole il confronto sui temi e non sui ruoli da ottenere. Con chi ritiene che la nostra Città non meriti un nuovo commissariamento dopo averlo subito ingiustamente (come la sentenza che mi ha riguardato di assoluzione piena ha chiarito), e che ha determinato un lungo periodo buio che tutti ricordano. Sono pronto a dialogare al di là delle appartenenze politiche e ideologiche solo con chi tiene al bene della nostra Città e vuole confrontarsi sui temi importanti come PUC, Bilancio, PIP, fondi PRIUS, finanziamento che arriva a venticinque milioni di euro per la riqualificazione e opere della nostra Città”, conclude il primo cittadino.