"Il recente comunicato da parte dell’ufficio stampa del vicegovernatore della Campania Fulvio Bonavitacola sulla gestione delle risorse idriche in Irpinia presenta un piano operativo articolato su tre punti. Tuttavia, una lettura attenta del documento evidenzia come le nostre richieste di una sostituzione completa delle condotte fatiscenti rimangano in gran parte inascoltate".
Ad intervenire sulla grave crisi idrica che sta interessando l'Irpinia è ancora una volta il comitato Uniamoci per l'acqua capitanato da Domenico Petrillo di Grottaminarda che dopo le lotte degli anni scorsi tra gli operai più attivi davanti ai cancelli all'ex IIA sta portando avanti questa nuova battaglia con costanza e determinazione senza bandiere politiche e campanilismi. Lo dimostra la sua vicinanza concreta alle oltre 2000 famiglie arianesi interessate dal divieto di utilizzo dell'acqua potabile perchè contaminata. Una brutta storia che si spera possa concludersi con un verdetto rassicurante prima di Natale. Domani pomeriggio sulla questione è in programma un incontro a Grottaminarda alle ore 16.00 sollecitato da Virgilio Caivano portavoce del coordinamento piccoli comuni italiani.
"Alla luce delle criticità del piano e le ragioni riteniamo che esso non sia sufficiente a risolvere in modo strutturale il problema dell'emergenza idrica. Il comunicato descrive un piano operativo per alto calore servizi articolato su tre linee di intervento:
Eliminazione delle perdite attive: Questo punto si concentra sulla riparazione delle perdite già individuate. Si parla di un programma di azione immediato (entro 20 giorni) che si avvarrà delle ditte che già collaborano con Alto Calore Servizi. Non si parla di sostituzione di condotte, ma di riparazione di guasti esistenti.
Riduzione della dispersione idrica: Questo punto è più ampio e mira a ridurre la dispersione idrica, non necessariamente eliminandola del tutto. Si fa riferimento a 60 interventi previsti dal "Programma per la riduzione della dispersione idrica" per un importo di 70 milioni di euro e all'uso della Stazione Unica Appaltante di Montemarano per accelerare le procedure di gara. Questo punto potrebbe includere sia riparazioni che sostituzioni parziali di tratti di condotta, ma il comunicato non lo specifica esplicitamente. L'enfasi è sull'accelerazione delle procedure di gara, il che suggerisce un orizzonte temporale più ampio rispetto al primo punto.
Interventi strategici strutturali: Questo è l'unico punto che menziona interventi strutturali e strategici, con un investimento di 12 milioni di euro finanziato dalla Regione Campania nell'ambito del Piano Invasi. Questi interventi sono descritti come "fondamentali per garantire la sostenibilità e l'efficienza a lungo termine del sistema idrico". Questo punto potrebbe includere la sostituzione di parti significative della rete idrica, ma anche in questo caso il comunicato non fornisce dettagli specifici. La suddivisione per "sub-ambiti" suggerisce interventi mirati e non una sostituzione generalizzata di tutte le condotte".
Cosa si evince dal comunicato:
Secondo il comitato Uniamoci per l'acqua: "Nessun riferimento esplicito alla sostituzione completa delle condotte fatiscenti: Nonostante la nostra denuncia e la condivisa consapevolezza della necessità di sostituire le vecchie condotte in ferro, ghisa e amianto, il comunicato non menziona esplicitamente questa operazione.
Prevalenza di interventi di riparazione e riduzione delle perdite: L'enfasi è posta su interventi a breve termine per riparare le perdite esistenti e ridurre la dispersione idrica. Questo suggerisce un approccio di manutenzione e ottimizzazione dell'esistente, piuttosto che una completa rifondazione della rete.
Possibilità di sostituzioni parziali o mirate: Il punto sugli "interventi strategici strutturali" apre alla possibilità di sostituzioni di tratti di condotta, ma non fornisce alcuna garanzia in tal senso. L'importo di 12 milioni di euro, rispetto ai 70 del secondo punto (che si concentra sulla riduzione della dispersione, quindi non solo sostituzione), fa pensare ad interventi molto circoscritti".
Conclusioni per Uniamoci per l'acqua:
Il comunicato non risponde pienamente alle nostre richieste di sostituzione integrale delle condotte. Sembra che l'approccio sia più orientato alla gestione dell'emergenza e alla riduzione delle perdite, piuttosto che a un intervento radicale sulla rete.
Cosa possiamo e dobbiamo fare come comitato:
Richiedere chiarimenti specifici: In qualità di comitato che da mesi si batte per questo problema, abbiamo il diritto di chiedere chiarimenti specifici alle autorità competenti (Regione, Ente Idrico Campano, Alto Calore Servizi). Chiedere se e in che misura il piano prevede la sostituzione delle condotte obsolete e con quali tempistiche.
Monitorare l'attuazione del piano: Seguire attentamente l'attuazione dei tre punti del piano, chiedendo aggiornamenti periodici e verificando che gli interventi siano effettivamente mirati a una soluzione definitiva del problema.
Continuare la nostra azione di sensibilizzazione: Mantenete alta l'attenzione sul problema delle condotte obsolete, continuando la nostra azione di sensibilizzazione pubblica e politica.
In sintesi, il comunicato rappresenta un passo avanti nella gestione delle risorse idriche, ma non fornisce garanzie sulla sostituzione delle condotte fatiscenti. È fondamentale che il nostro comitato continui a vigilare e a sollecitare interventi concreti per una soluzione definitiva del problema.