Dal problema immigrazione allo scandalo Volskwagen. La festa salernitana di “Scelta Civica” è stata una fonte di discussione sui punti di cocente attualità della politica italiana.
Si è discusso soprattutto del “tema caldo” della prevista “flessibilità in uscita delle pensioni”. Una manovra, che come annunciato dal ministro del Tesoro Padoan non sarà “a costo zero”. Inserire la misura nella legge di stabilità, come auspicato anche oggi da Matteo Renzi, avrà un peso economico, ma bisogna ancora capire come distribuirlo e chi lo pagherà (quanto cioè ricadrà sulle casse dello Stato nell'immediato e in futuro e quanto penalizzerà invece in modo più o meno forte anche i pensionati).
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, non fornisce cifre o ipotesi ma è esplicito sulle implicazioni finanziarie di un ritocco - per quanto parziale - della riforma Fornero. Il rispetto dei saldi di finanza pubblica resta essenziale, tanto che lo stesso premier ha parlato di "giusto equilibrio" qualsiasi intervento si decida di fare, ma che la manovra possa contenere qualche misura di uscita anticipata dal mondo del lavoro, introdotta magari anche in corso d'opera durante l'esame parlamentare, sembra ormai probabile.
Tuttavia per il ministro dell'Economia la priorità per la finanza italiana è un'altra e sta nel taglio delle tasse, una strategia "pluriennale", in cui si inserisce - questa volta - l'eliminazione della Tasi. Dopo il taglio del cuneo fiscale, con gli 80 euro da una parte e l'Irap dall'altra, ora tocca proprio alla casa. Una scelta che Padoan difende anche di fronte agli economisti (platea di cui lui stesso ha fatto e fa parte) che ritengono la riduzione della tassazione sugli immobili secondaria e meno utile rispetto a quella delle tasse sul lavoro.
Proprio sul lavoro il governo ha però già agito e agirà ancora per favorire la competitività delle imprese, ha spiegato Padoan, mentre la nuova abolizione della Tasi potrebbe essere in Italia "relativamente più efficiente" rispetto agli altri Paesi. Il nostro, ha insistito il ministro, ha infatti una sua specificità legata al numero dei proprietari (l'80%), alla necessità di sostenerne la fiducia (e quindi i consumi) e all'opportunità di rilanciare il settore delle costruzioni, ancora in ritardo rispetto agli altri comparti nell'agganciare la ripresa. Oltre che economica la difesa è però anche politica. "Se un'operazione simile sia di destra o di sinistra fate voi. - ha osservato - Di sinistra è una politica che crea occupazione. E l'abbattimento delle tasse è uno degli elementi fondamentali per creare lavoro".
Presente anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano che si è concentrato su sicurezza ed emergenza migranti. Dal leader di Ncd sono arrivate dure accuse al segretario della Lega Matteo Salvini: “Dopo due anni di insulti, ora Salvini abbia il buon gusto di tacere". Così il ministro ha replicato al leader della Lega, che in un'intervista ha invitato ad "andare in Siria e sterminare l'Isis". "Salvini ha già sparato troppe stupidaggini per avere il titolo e la legittimazione a dire quello che c'è o non c'è da fare. - afferma - Noi abbiamo collocato l'Italia dalla parte giusta della storia, di chi salva vite, arresta gli scafisti e sequestra le imbarcazioni, mentre lui diceva che bisognava farli morire. E' questa la differenza tra noi e lui”.
Redazione Sa