Benevento

Sessanta per cento di possesso palla (contro il 40 del Giugliano). 16 tiri totali scagliati verso la porta dei napoletani contro i loro 2. Sei quelli nello specchio della porta contro due dei napoletani. 10 fuori dallo specchio, contro zero. Anche l' “xG”, ovvero l'indice di pericolosità, è nettamente a favore del Benevento: 2.02 contro 0.52. 7 a 2 i calci d'angolo. Numeri di una partita dominata, anche se non giocata secondo i crismi a cui il Benevento ha abituato i suoi tifosi in casa. 

La premessa vale per chi, accecato dalla delusione, ha visto tutto nero e già predice giorni di sventura per la strega.

Serve equilibrio nell'ambiente, così come serve alla squadra. Forse la cosa che più è mancata alla formazione giallorossa contro il Giugliano. Poco equilibrata e un tantino snaturata.

Fare a meno degli uomini di fascia deputati al gioco in ampiezza non è stata una buona idea. Manconi, Perlingieri e Lanini hanno attaccato quasi sempre per vie centrali, in spazi strettissimi, e la difesa napoletana ha potuto compattarsi ancora di più senza essere mai costretta ad allargarsi. Alla strategia poco adatta contro una squadra che fa tanta densità negli ultimi 30 metri e rinuncia persino a ripartire, vanno aggiunti i tanti errori commessi dai giallorossi, poco precisi e per qualche verso persino sfortunati, soprattutto in occasione del gol preso nell'unico tiro in porta del Giugliano (le statistiche ne indicano due, ma facciamo persino fatica a ricordare il secondo...).

Non c'è molto tempo per rammaricarsi di ciò che poteva essere e non è stato. Venerdì si torna in campo nella partita pre-natalizia al Lamberti di Cava dei Tirreni. Il Benevento ha bisogno di ritrovare se stesso, magari rinunciando a qualche elemento che è parso in flessione e recuperando in fretta il suo equilibrio tattico con gli uomini di fascia al proprio posto e senza l'affollamento inutile in attacco. L'organico consente di poter scegliere con cura gli elementi più adatti per una partita delicata come quella di Cava. Per riprendere subito una corsa che è sata interrotta in maniera abbastanza inaspettata.