di Paola Iandolo
Il riscaldamento è vetusto e i bimbi devono stare in classe con il cappotto. Continuano i problemi all'impianto di riscaldamento nelle aule della scuola dell'infanzia di via Due Principati, che ospita alunni di età compresa dai 3 ai 5 anni. Nonostante le segnalazioni inviate al Comune, nel plesso dell'Istituto comprensivo San Tommaso - Francesco Tedesco il termometro non supera i 10 gradi centigradi. I bimbi restano al freddo. A scuola chiusa, vale a dire, i termosifoni vengono spenti per almeno due giorni. Dunque l'effetto Polo Nord è assicurato alla prima campanella del lunedì. Lo aveva confermato anche la dirigente scolastica dell'Istituto. «Ci sono problematiche sulla temperatura, che infatti abbiamo rappresentato al Comune», aveva detto la preside Carmela Satalino a Il Mattino. Aggiungendo, sempre una quindicina di giorni fa, che «è il Comune - ad erogare il servizio di riscaldamento, così come avviene per quello della mensa e dello scuolabus».
Da Palazzo di Città viene confermato che i sopralluoghi sono stati effettuati. A interessarsene è stato l'ex assessore alla Pubblica istruzione e attuale consigliere comunale, Giuseppe Giacobbe. «Pur non facendo più parte delle mie competenze - evidenzia - sto provando a risolvere la questione. Già per due volte abbiamo inviato dei tecnici a verificare. L'ultimo intervento - puntualizza - c'è stato dieci giorni fa. Ma andremo nuovamente a controllare. Purtroppo il problema dipende dalle caldaie, che sono funzionanti ma vecchie, e dagli infissi inadeguati. Le finestre andrebbero sostituite. C'è una grande dispersione termica». Dunque le temperature polari a cui sono costretti, in particolar modo, i bambini deriverebbero dall'impianto termico vetusto e dagli spifferi. Ed effettivamente entrambe le criticità sono riscontrabili all'interno della scuola di via Due Principati. Che non è, d'altronde, l'unica struttura che necessiterebbe di una manutenzione nell'ottica del risparmio energetico. «È pronto un progetto in tal senso. Doveva essere attuato quest'anno, ma è slittato al prossimo», rimarca Giacobbe. Tuttavia, al di là del rinvio delle opere di sostituzione degli impianti e degli infissi, proprio nell'ultimo periodo le temperature nelle classi della materna si siano fatte tanto rigide. Il dubbio è che le ore di accensione dei termosifoni durante la giornata scolastica non siano sufficienti.