Napoli

Nel quartiere Fuorigrotta, la polizia ha arrestato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia, due persone gravemente indiziate del reato di distruzione di cadavere, aggravato dal metodo mafioso.

I fatti si riferiscono all’omicidio di Gennaro Ramondino, avvenuto nel quartiere di Pianura lo scorso 1° settembre, quando lo stesso era stato ucciso a colpi di pistola, mentre si trovava all’interno di un sottoscala adibito a “piazza di spaccio”.

Per la sua morte, nei mesi scorsi, personale della squadra mobile di Napoli aveva già arrestato, in esecuzione di provvedimenti cautelari, sia il presunto autore materiale dell’omicidio, sia un altra persona indiziata dei reati di favoreggiamento personale e distruzione di cadavere aggravati dal metodo mafioso.

I destinatari del provvedimento odierno, presenti nel momento e nel luogo dell’omicidio, si sarebbero adoperati, nelle fasi immediatamente successive all’evento, per la rimozione del cadavere, il trasporto, tramite un’autovettura, in una zona isolata di campagna e la sua distruzione tramite incendio, affinché la vittima non potesse essere identificata.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.