Nuovo parziale sequestro per il Fuenti. Nello specifico questa volta, i sigilli sono stati apposti dalla Guardia di Finanza alla parte alta del complesso, quello che una volta ospitava la famosissima discoteca, punto di riferimento negli anni 80’ e 90’, e meta preferita di tantissimi giovani di Salerno, ma anche dell’intera Regione Campania. Il gip Elisabetta Boccassini su richiesta del pm Carmine Olivieri ha disposto il sequestro della struttura. Nei giorni scorsi l’avviso di conclusione delle indagini è partito nei confronti di cinque persone e tra queste figurano i nomi di: Maria Teresa Mazzitelli, amministratore unico della società Turismo Internazionale, Alfonso Pantuliano, responsabile dell’Utc di Cetara, il progettista Massimo Adinolfi, il direttore dei lavori Gianluca De Ligio, e il collaudatore Francesco Messineo. Abuso d’ufficio, lottizzazione abusiva e falso ideologico sono alcuni dei reati contestati agli indagati, mentre sia De Ligio che Messineo, sono stati chiamati in causa solo per mancata comunicazione relativa all’esecuzione dei lavori. C’è da sottolineare, poi, che il magistrato ha contestato anche la tentata truffa ai danni della Regione Campania e dell’Unione Europea, oltre che il deturpamento delle bellezze naturali, senza contare che non sarebbero stati rispettati i piani di riqualificazione dell’area, ma c’era in previsione la costruzione di nuovi volumi, oltre quelli già presenti.
Nuovi sigilli per il Fuenti, stavolta tocca all'ex discoteca
Sono cinque le persone indagate a vario titolo. Tra i reati figurano abuso d’ufficio, e truffa
Redazione Ottopagine