Solofra

“Questa doveva essere l'amministrazione della trasparenza e del dialogo con i cittadini. E' diventata una amministrazione opaca se non addirittura tetra”. E' il giudizio, sprezzante, del consigliere comunale Gerardo De Stefano sull'amministrazione Vignola. De Stefano insieme ad Agata Tarantino e Gabriele Pisano questa mattina si sono confrontati, in un incontro pubblico, con i cittadini solofrani per spiegare la loro decisione di prendere le distanza da quel gruppo politico che avevano contribuito a far vincere alle ultime elezioni consegnandogli il governo della città. Il motivo? “I fatti che non ci sono - rilancia De Stefano - . Il sindaco dice che vuole andare avanti ma per fare cosa? Di cosa vogliamo parlare dei lavori pubblici che non ci sono? Quelle che dovevano transitare sull'accelerazione della spesa e non lo fanno? Quelle che sono state inserite in fretta e furia nel piano triennale delle opere pubbliche? Del parcheggio rispetto al quale migliaia di cittadini hanno espresso la loro contrarietà visto che a loro modo di vedere è più importante l'ammodernamento della rete idrica? La verità è che l'amministrazione attuale è venuta fuori da un accordo politico che oggi non esiste più. L'amministrazione che oggi governa il nostro comune è altra cosa da quella venuta fuori dalle elezioni. Questa amministrazione ha perso la spinta propulsiva al cambiamento e questo era il motivo per il quale gli elettori l'avevano votata. Può andare avanti, certo, ma è un tirare a campare”.

Agata Tarantino, dal canto suo: “Nel primo anno di amministrazione ci siamo incamminati sulla strada della trasparenza e del cambiamento ma ben presto ci siamo dovuti rendere conto che le decisioni che investivano il futuro di questo paese poco dipendevano dalla volontà di chi amministrava molto dipendevano dalle volontà politiche di chi poi le decisioni sul nostro paese le prendeva su tavoli diversi, su tavoli provinciali”. La Tarantino solleva il problema della gestione della risorsa idrica a Solofra e della legge regionale allo studio di palazzo S. Lucia. “E' una proposta di legge che ci preoccupa perchè Solofra rischia di vedersi privata della gestione delle infrastrutture e delle sorgenti che vanno affidate a titolo gratuito all'ente che gestirà la nostra acqua. A questo punto noi vogliamo capire se il sindaco è al corrente di questa deliberazione della giunta regionale, in che modo intende opporsi. A che punto è l'acquisizione dal parte del comune delle quote di Salerno Energia visto che se la legge va in porto si tratterebbe di un puro e semplice regalo che palazzo Orsini fa alla società visto che quelle quote non servirebbero in alcun modo a conservare a Solofra la gestione della risorsa idrica. Ed esprimiamo fin da subito tutta la nostra preoccupazione che le risorse idriche di Solofra passino, unicamente per rapporti politici provinciali, sotto la gestione dell'Alto Calore”.

“Noi chiedevamo, rilancia il consigliere Gabriele Pisano, unicamente un confronto sulle cose ma probabilmente era questo che dava fastidio perchè la maggioranza ha sempre preferito la logica dell'ultimo minuto, delle 'spalle al muro'”. “Negli ultimi giorni, rilancia l'ex delegato alla cultura, si è tornato a parlare della villa romana a S. Agata. Io avevo elaborato un progetto, che aveva avuto anche l'assenso della Soprintendenza, per far nascere in questo sito degli orti sociali. Questo ci avrebbe consentito di rendere fruibile, senza costi per il comune, uno spazio che oggi è abbandonato. Al bilancio preventivo dello scorso anno avevo anche chiesto di destinare i ventimila euro previsti per le luminarie di natale al progetto degli orti sociali ed alla villa romana ma la volontà politica non c'era e la villa romana è ancora lì in quello stesso stato di abbandono e chissà per quanto tempo ci rimarrà”.  

G.A.