Montaguto

Hanno trovato riparo nascondendosi all'interno del deposito di un locale tra le derrate alimentari e suppellettili carie del dopo essere giunti a piedi dal foggiano. Una tappa forse consigliata prima di riprendere poi il viaggio verso una nuova destinazione evitando di incappare nei controlli delle forze dell'ordine. E' quanto accaduto nella Valle del Cervaro a Montaguto.

A fare la scoperta e a dare l'allarme sono stati i titolari del locale, dopo aver notato una finestra insolitamente chiusa, qualcosa fuori posto all'interno e udito il respiro di una persona. In pochi minuti sono giunti sul posto i carabinieri della stazione di Greci, insieme al sindaco di Montaguto Marcello Zecchino. Lo spavento è stato comprensibile dopo aver accertato la presenza di persone estranee all'interno della loro provietà. Erano lì forse già da tempo. 

La notizia ci è stata confermata dai carabinieri della compagnia di Ariano Irpino. I militari dell'arma diretti dal capitano Ludovica Arrabito hanno agito con grande cautela. I due giovani, 30 anni circa, uno era adagiato a terra e l'altro tra le coperte su un divano. Avevano zaini accanto, parlavano arabo e francese e avrebbero dichiarato di essere giunti da Troia. In supporto ai colleghi di Greci sono giunti anche i carabinieri della stazione di Savignano Irpino.

Probabilmente algerini, entrambi già gravati di decreto di espulsione, senza precedenti, sono stati prima accompagnati in caserma ad Ariano Irpino per poi raggiungere la questura di Avellino.

L'indignazione: "Hanno messo tutto a soqquadro, lasciando un disordine totale e persino indumenti intimi, giubbini e quant'altro. Sono stati allontanati ma nessuno si è preoccupato del locale. Il problema è di chi lo riceve".

Così il sindaco di Montaguto Marcello Zecchino: "E' l'ennesimo dramma della disperazione, di chi fugge per accettare condizioni spesso ignote mettendo spesso a rischio la propria vita. La storia dalle nostre parti ci ha già consegnato tragedie immani. Abbiamo agito con molta cautela, i carabinieri sono stati come sempre tempestivi. In un primo momento avevamo temuto il peggio. Ci avviciniamo alle festività natalizie e credo che da queste parti, nonostante lo spopolamento ed altre problematiche dobbiamo ancora ritenerci fortunati, rispetto a chi come queste persone scappano dalle loro terre in cerca di fortuna altrove, andando incontro spesso a tragedie. Una strage silenziosa che vede come vittime tanti uomini, donne e soprattutto bambini".