Non è passato inosservato l'inserimento di Francesco Maria Rubano, deputato, vice segretario regionale e segretario provinciale di Forza Italia, tra i "nuovi volti" del Centro Destra italiano da parte di Sette, il settimanale del Corriere della Sera. L'editoriale a firma di Marco Cremonesi traccia il profilo di una figura emergente nella maggioranza che sostiene il Governo Meloni, accanto a esponenti destinati a segnare il futuro della politica nazionale.
Indubbiamente un riconoscimento importante per Rubano, 36 anni, che ha costruito dal basso il suo percorso politico. Cresciuto a “pane e politica”, ha saputo coniugare la passione per la politica con un pragmatismo che lo ha portato a diventare sindaco di Puglianello a soli 31 anni, oggi al secondo mandato. Ancora prima, a soli 29 anni, era stato il più giovane vicepresidente di una Provincia in Italia.
Esempio di una politica che nasce e si forma nelle piazze, nei consigli comunali, nelle amministrazioni locali, che guarda alle basi, prima che alle "altezze". L'inserimento tra i “nuovi volti” del Centro Destra può essere inquadrato non solo come un riconoscimento personale, ma anche come un punto di partenza, un segnale di fiducia verso un modo di fare politica che non brucia le tappe, ma le percorre con costanza, passo dopo passo.
Notorio poi il legame con figure di primo piano come il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, di cui è considerato un fedelissimo, e con Fulvio Martusciello, capogruppo dei parlamentari europei di Forza Italia e segretario regionale del partito, che ha voluto proiettare Rubano nel panorama politico nazionale. La sua ascesa è stata sancita mercoledì scorso, quando il Capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli, colonnello del leader azzurro Tajani, lo ha voluto relatore alla Camera dei Deputati del DL Fiscale, un provvedimento cruciale per il Governo. Una scelta che va ulteriormente a sottolineare il ruolo crescente del deputato sannita.
Del resto, il radicamento di Rubano nel territorio sannita è testimoniato anche dai numeri. Alle Europee dello scorso giugno, la provincia di Benevento si è affermata come la più "azzurra" della Campania, raggiungendo il 16,58% dei consensi, pari a 18.522 voti: un risultato che ha superato l'intera regione Basilicata guidata dal Governatore di Forza Italia Vito Bardi , ferma a 18.397 voti. E ciò nonostante un contesto politico complesso, dove Forza Italia è forza di opposizione sia alla Regione Campania sia al Comune e alla Provincia di Benevento. Oggi FI nel Sannio può contare su una rete di oltre 200 amministratori comunali e su due consiglieri provinciali, segno della capillarità e della attrattività che il partito ha saputo guadagnare.
Numeri e riconoscimenti che probabilmente coincidono con la volontà del partito di costruire nuova classe dirigente nei territori, dove numeri e percorsi fanno la differenza e garantiscono la solidità della prospettiva.
E a proposito di legame col territorio: una ulteriore testimoniaza è rappresentata dal suo nuovo progetto “Terrae”, un viaggio simbolico e operativo attraverso il Sannio. Avviato ieri con incontri nella Valle dell'Alto Tammaro, il percorso culminerà a marzo con un evento a Circello, che vedrà la partecipazione di quadri dirigenti, amministratori locali, sindaci e iscritti di Forza Italia. L'iniziativa punta a consolidare il radicamento del partito in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, a partire dalle Regionali fino alle Provinciali, tracciando un rotta condivisa per il futuro politico del Sannio.