Napoli

La CGIL Napoli e Campania lancia un allarme riguardo la situazione della Trasnova, azienda dell'indotto Stellantis situata a Pomigliano d'Arco. In una nota ufficiale, il sindacato denuncia una crisi che rischia di travolgere non solo i lavoratori diretti, ma anche quelli somministrati, con il rischio concreto di licenziamenti di massa. "Questa è la prima crisi vera da quando si è aperta la questione Stellantis sul nostro territorio. È arrivato il momento di porre con serietà la questione delle aziende dell'indotto anche a livello locale", ha dichiarato la CGIL. L'associazione sindacale ha annunciato che mercoledì prossimo incontrerà il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per sollecitare un impegno concreto da parte delle istituzioni regionali. La CGIL teme che l'intera area sia destinata a essere travolta da un "tsunami" economico, che potrebbe avere effetti devastanti non solo per i lavoratori dell'azienda principale, ma anche per quelli delle numerose imprese dell'indotto.

Una crisi che coinvolge tutti

Il sindacato ha definito "gravissima" la decisione di licenziare tutti i lavoratori della Trasnova, un atto che comporta pesanti conseguenze sociali ed economiche per il territorio. Ma la preoccupazione non si limita ai dipendenti diretti: la CGIL ha sottolineato che anche i lavoratori somministrati, che spesso non hanno una copertura di ammortizzatori sociali, vedranno il loro contratto cessato al termine della commessa, aggravando ulteriormente la situazione. "Dobbiamo dare una risposta a tutti, anche a questi lavoratori che non hanno un'altra copertura", ha aggiunto il sindacato. 

Richiesta di azioni concrete

In vista di un incontro con il Ministero del Lavoro previsto per martedì prossimo, la CGIL ha espresso la necessità di una risposta urgente e decisa da parte delle istituzioni. "Non possiamo permetterci più ritardi. La politica non può più prendere tempo, ma deve affrontare con concretezza una crisi che sta già avendo un impatto devastante sul nostro territorio", ha dichiarato il sindacato. La CGIL sollecita, inoltre, che la solidarietà manifestata in questi giorni da alcuni esponenti parlamentari e dalla politica in generale non rimanga un gesto simbolico, ma si traduca in azioni concrete nelle sedi istituzionali e ministeriali.

Un futuro incerto per i lavoratori

La situazione di Trasnova e dell'indotto Stellantis è dunque sempre più preoccupante. La CGIL ribadisce l'urgenza di un piano concreto, che coinvolga tutte le parti in causa, a partire dalla Regione Campania e dal Governo, per evitare un'ulteriore erosione dell'occupazione nel territorio napoletano. Il rischio di una crisi occupazionale senza precedenti è dietro l'angolo e la CGIL invita le istituzioni a non restare inerti, ma a lavorare per un futuro che garantisca certezze e dignità a tutti i lavoratori coinvolti. L'appello della CGIL Napoli e Campania è chiaro: serve una risposta rapida e tangibile per evitare che la crisi Trasnova si trasformi in una catastrofe sociale. La politica e le istituzioni devono agire ora, per sostenere i lavoratori e per scongiurare il rischio di un ulteriore aggravamento della situazione economica e sociale nel territorio campano. La speranza è che, a partire dall'incontro con il presidente De Luca, si possa dare il via a un intervento strutturale che tuteli l'occupazione e il benessere dei cittadini di Pomigliano d'Arco e dell'intera area.