Apice

Domani l’amministrazione comunale, come si ricorderà, incontrerà la cittadinanza, presso il centro sociale di Apice, alle 18:00, per illustrare le azioni mirate alla riattivazione, vista l’imminente consegna delle strutture, quali il castello normanno e i palazzi limitrofi, del centro storico di Apice. Si sta parlando, ultimamente, a riguardo del borgo antico, anche della programmazione “Europa 2020”, una misura con la quale, sta scritto nelle finalità, si aspira a conseguire la conservazione, il restauro e la riqualificazione del patrimonio rurale storico-architettonico di Apice vecchia, attraverso strategie d’investimento volte a realizzare le principali priorità di “Europa 2020”, come: l’innovazione, l’economia digitale, l’occupazione, i giovani, la povertà e l’uso efficiente delle risorse.  In merito al progetto, già l’assessore Iebba parlò di una zona del borgo antico da destinare alle attività locali, in particolare artigianali e agricole. Intanto, l’Ente ha nominato i professionisti che dovranno sviluppare il progetto finalizzato ad ottenere i finanziamenti: l’ingegnere Sabatino Cecere di Apice, l’architetto Amata Verdino di Benevento e l’architetto Mario De Nigris di Benevento. I professionisti dovranno redigere uno studio integrativo per la “Riattivazione economico-funzionale del Centro Storico” diretto alla produzione di un documento tecnico e strategico per la riqualificazione del borgo attraverso il suo inserimento come parte integrante di un programma di sviluppo territoriale integrato. Costo degli incarichi 1200 euro.

Sarebbe interessante avere notizie, domani, anche in merito ad altre questioni come i versanti e capire se davvero necessitano di un ingente intervento, come era sempre stato dichiarato in passato, soprattutto nel periodo del project financing, o si è trattato soltanto di una caccia al finanziamento; e quello del Piano regolatore, se va cambiato per poter eventualmente vendere le abitazioni ai privati.

l’ Ente ha già  avviato – si legge sempre nel documento comunale - nel corso delle precedenti amministrazioni, a partire dagli anni ottanta, il  recupero  del centro storico attraverso lavori di restauro di significativi immobili ed aree di particolare pregio quali: il castello normanno, i palazzi storici compresi tra le vie Perriello , Giordano , Vicoletto,  Castello e via Castello; il comune di Apice ritiene quindi necessario individuare una possibile strategia di “riattivazione” dell’organismo urbano poggiando anche sulle precedenti iniziative comunali quali il “Programma Integrato”, approvato dalla Regione Campania nella seduta del 03 agosto 2007, lo Studio prodotto dalla Università Iuav di Venezia (la scuola di restauro, punto del programma elettorale della lista di Vincenzo Gitto), nonché lo Studio di fattibilità del 2012. 

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