Napoli

"Oramai non si contano più gli stop, determinati dai guasti alle funicolari - stigmatizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e del Comitato per il Trasporto pubblico -. Come se non basasse la chiusura della funicolare di Chiaia, chiusura che dopodomani raggiungerà il traguardo degli 800 giorni, oggi, alle 15:00 sono state temporaneamente sospese le corse della funicolare Centrale per un guasto mentre a fermarsi l'altro ieri, nella tarda mattinata, all'improvviso e per alcune ore, sempre per un guasto, era stata la funicolare di Montesanto.

Insomma un trasporto su ferro sempre più precario e inaffidabile mentre al Vomero, complice la chiusura al transito di piazza degli Artisti, il traffico va in tilt a tutte le ore e con una situazione che peggiora di giorno in giorno con l'approssimarsi delle festività natalizie, tra le proteste dei residenti ma anche dei commercianti che stanno subendo notevoli cali nelle vendite a ragione delle palesi difficoltà per raggiungere il quartiere collinare dalle altre zone della Città e dai Comuni della Provincia partenopea ".

A denunciare la gravità di una situazione, di fronte alla quale l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Manfredi si sta dimostrando del tutto assente, a partire dai mancati interventi dell'assessore alla viabilità e traffico, Cosenza, del quale da più parti si chiedono le immediate dimissioni, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente del Comitato Valori collinari, che da giorni sta richiamando l'attenzione degli uffici comunali preposti ma anche del prefetto di Napoli, Michele di Bari e del procuratore capo della Repubblica di Napoli, Nicola Grattesi, sulla gravità della situazione che si registra al Vomero, peggiorata dopo la recente chiusura di viale Michelangelo, con un inquinamento atmosferico e acustico senza precedenti, senza che però vengano adottati provvedimenti al riguardo.

"Tornando alla sospensione odierna del servizio della funicolare Centrale  - sottolinea Capodanno - non mi risulta che, in passato, quando l'impianto era gestito da una società privata, si siano verificati stop in un numero così elevato e con tale frequenza, generati da fermi improvvisi, peraltro a distanza di poco tempo dai lavori di ammodernamento o di revisione realizzati sugli impianti funicolari partenopei. Neppure quando, a cavallo tra gli anni '80 e '90, alla scadenza della cosiddetta vita tecnica, che la norma fissa, per questo tipo d'impianti, in 60 anni, la stessa funicolare Centrale fu oggetto di un totale restyling.

A questo punto -  ribadisce Capodanno - credo che le giuste preoccupazioni e perplessità, espresse da più parti e in diverse occasioni, anche per quando riguarda le modalità esecutive dei lavori e quelle dei successivi collaudi, dovrebbero ricevere una risposta dagli organi competenti, attraverso le necessarie verifiche e le opportune indagini, promosse dagli uffici a tanto deputati, tese a fare chiarezza ma, soprattutto, a garantire che l'importante impianto a fune di piazza Fuga, che trasporta, nei giorni feriali, mediamente circa ventottomila persone, dunque fondamentale collegamento tra il Vomero e il centro cittadino, possa funzionare con la necessaria affidabilità e sicurezza, senza essere al centro di guasti frequenti quanto improvvisi e di conseguenti fermi, anche di notevole durata temporale. Guasti e fermi che fanno montare la giusta rabbia e la palese indignazione, a ragione dei conseguenti disagi patiti dai viaggiatori in queste troppo frequenti circostanze ".