di Paola Iandolo
Mercogliano - La questione dello svuotamento della piscina comunale di Mercogliano è approdata in consiglio comunale. Ad avviso dei consiglieri di minoranza vi sarebbero delle "incongruenze" nella ricostruzione dell'accaduto. E su queste sarebbero stati chiesti dei chiarimenti. In particolare Antonio Gesualdo si è soffermato sulle dichiarazioni della vicesindaco Stefania Di Nardo il giorno successivo lo svuotamento che facevano riferimengto ad "un atto di sabotaggio. Dichiarazioni considerate forti anche per di solito gli errori, sia tecnici che umani - che pur possono capitare - sono in genere la prima spiegazione". Mario Dello Russo aggiunge che "l'ipotetico atto vandalico sembra essere stato smentito anche dalle forze dell'ordine, non avendo trovato segni di effrazione". Inoltre i consiglieri di minoranza vogliono capire da dove siano stati presi i circa 300 metri cubi di acqua necessari al riempimento della vasca e con quali autorizzazioni, oltre al costo dell'operazione. E se siano stati abbinati i necessari trattamenti. Dagli scranni della minoranza si intende sapere "se sia stato effettuato il controllo chimico batterico prima dell'apertura e se il personale presente domenica 17, incaricato alla verifica e alla manutenzione, sia autorizzato ad entrare nella sala macchine e in possesso dei requisiti previsti".
Domande mirate anche sul mancato funzionamento delle telecamere di videosorveglianza: ben 29. I consiglieri di monoranza ha evidenziato che "oggi molte di queste sembrerebbero non essere funzionanti, con una grave ricaduta sulla sicurezza urbana, come nel caso della piscina comunale. Per rassicurare i cittadini, chiediamo quante telecamere sono presenti sul territorio e dove, quali sono funzionanti, a quanto potrebbe ammontare l'impegno spesa per ripristinarle tutte e quali atti sono stati adottati in materia di ordine e sicurezza pubblica".