di Paola Iandolo
«Abbiamo un angelo in più in cielo», ha detto don Remigio nell'omelia durante i funerali di Michele Santoro, il diciottenne deceduto per le gravi ferite riportate nell'incidente stradale avvenuto lungo la Provinciale 57. «Un ragazzo serio, responsabile, assai legato al papà», lo ricorda un amico di infanzia. Michele Santoro giocava nel ruolo di portiere nella squadra di calcio di Gesualdo. Il feretro bianco sommerso dalle rose esce lentamente dalla cattedrale. Davanti al sagrato della cattedrale lo hanno atteso tutti i suoi amici con i palloni bianchi tra le mani e una foto gigante che ritrae Michele in sella alla sua KTM. Hanno preso parte al rito funebre anche il sindaco Giancarlo Ruggiero e una rappresentanza dell'Istituto d'Istruzione Superiore 'Aeclanum' che Michele frequentava con profitto.
La ricostruzione
Michele stava rincasando quando è avvenuto lo schianto mortale mentre era bordo della sua moto.Ennesimo incidente mortale verificatosi solo quattro mesi dopo la sciagura stradale avvenuta al Passo di Mirabella e costata la vita a quattro giovanissimi amici.