Alla viglia delle festa della donna di due anni fa era stato arrestato, e condotto in carcere – poi l'aveva lasciato-, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali alla convivente, oggi è stato assolto per non aver commesso il fatto.
E' la sentenza del Tribunale per un 32enne di Pontelandolfo, difeso dall'avvocato Claudio Fusco, che nel marzo 2022 era stato colpito da una ordinanza di custodia cautelare nella quale gli era stato contestato di averla aggredita con pugni alla schiena, alle costole e con un morso sull’avambraccio destro durante una lite. Soccorsa, la malcapitata era stata medicata e giudicata guaribile con una prognosi di 40 giorni. Non l'unico episodio, secondogli inquirenti, ma maltrattamenti commessi nel tempo, spesso scatenati dal rifiuto opposto dalla compagna di consegnargli denaro.
Quando era stato interrogato, l'allora 30enne aveva fornito la sua interpretazione dei fatti accaduti nell'ultimo giorno del 2021. Aveva sostenuto che quella sera era rientrato molto nervoso perchè, per un guasto dell'auto, aveva dovuto percorrere una decina di chilometri a piedi. Una volta a casa, aveva avuto un diverbio con la donna che gli aveva chiesto il motivo del ritardo. Aveva poi aggiunto che, mentre si trovava vicino alla cucina, aveva lasciato il coltello che stava usando per tagliare la carne, essendosi accorto che lei, che nel frattempo si era avvicinata, era impaurita.
E ancora: secondo la sua versione, i due si sarebbero spintonati, poi lui l'avrebbe morsa ad una braccio perchè non voleva che gli strappasse dalle mani una carta di credito. Una ricostruzione alla quale aveva offerto anche un altro tassello: il ritorno a casa della ragazza e della loro bimba dopo aver lasciato la struttura nella quale erano state trasferite dopo la denuncia ai carabinieri.