Montoro

Conducenti con il dono dell’ubiquità e veicoli che in una giornata rimanevano coinvolti in più incidenti. E’ questo il quadro venuto fuori dalle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Montoro (ex Montoro Superiore) coordinati dal maresciallo, comandante di stazione, Gennaro Vitolo e dai colleghi della compagnia di Baiano. L’indagine è partita dalle segnalazioni di una compagnia di assicurazioni che aveva segnalato alcune anomalie in denunce di sinistri stradali. I fatti riguardano il lasso di tempo compreso fra l’ottobre del 2011 ed il maggio del 2012. Da qui dunque  si è partiti.

 

I militari hanno dato il via all’attività d’indagine. Innanzitutto è stata acquisita copia di tutta la documentazione inerenti i sinistri “sospetti”. Il passo successivo è stato quello di sentire tutte le persone coinvolte negli incidenti e tutti i prooprietari dei veicoli. Ed è in qui che sono incominciate a venire fuori le prime incongruenze nella ricostruzione dei fatti. L’autovettura coinvolta negli incidenti era sempre la stessa come lo erano anche i nomi dei personaggi. Non solo. Durante le attività investigative, inoltre è emerso che i certificati medici prodotti avevano sempre la stessa diagnosi e che le dichiarazioni delle vittime dei sinistri erano fortemente contrastanti, infatti in alcuni casi è risultato che la medesima persona si trovava in più località nello stesso momento. Dall’attività di indagine portata avanti dai militari dell’arma è emerso in maniera chiara che le richieste risarcitorie avanzate alla compagnia assicurativa erano tutte false, con l’obiettivo di conseguire un’ingiusto vantaggio.

 

I Carabinieri, a termine dell’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore dott. Rosario Cantelmo, hanno quindi deferito in stato di libertà diciassette persone, in buona parte pregiudicate, tutte residenti tra le province di Avellino e Napoli, per avere truffato una nota compagnia di assicurazioni. La documentazione in possesso dei malfattori è stata posta sotto sequestro. E quello delle truffe assicurative è un fenomeno quantomai frequente, in particolare, in Campania.

 

A dirlo è l’Ania che raccoglie tutte le imprese assicurative in Italia. La regione “regina” in questo campo, quello delle truffe assicurative, è senza dubbio la Campania, seguita da Puglia e Calabria. Infatti la regione campana vede circa l’11.91% degli illeciti assicurativi di tutta Italia. In pratica 12 truffatori su 100 sono campani, un numero veramente alto. La Puglia segue a distanza, con il 7.4% delle frodi, la Calabria terza al 4%. I numeri sono piuttosto duri con queste regioni, se si pensa che la media italiana per ogni regione è pari al 2.5%. Ma non è tutto: al Sud Italia, è altissima la percentuale del classico colpo di frusta dopo un tamponamento, che avviene in pratica ad ogni incidente.  

Giuseppe Aufiero