Benevento

Prima contro seconda. Si può anche fare a meno di dire chi sono, basta l'etichetta. Ora affermano tutti che il Benevento in fondo se lo aspettavano fosse lì a primeggiare. Non è così, i dubbi li hanno avuti in tanti: il progetto giovane, le scelte degli elementi più esperti, il disegno tattico. Alzi la mano chi non ha avuto almeno una volta da ridire su uno di questi argomenti. 

Invece fanno intendere che il Cerignola, secondo a 4 lunghezze, non se l'aspettasse nessuno. Eppure gli investimenti fatti dalla famiglia Grieco sono sotto gli occhi di tutti. Il solo cartellino di Cuppone, ora fermo ai box per la rottura del legamento crociato, è costato oltre 200mila euro, e poi Salvemini dal Giugliano, Saracco dal Lecco, Paolucci dall'Ancona, l'ex giallorosso Parigini. Senza contare la rinuncia alla vendita di Capomaggio che aveva richieste anche dalla B. Nulla viene per caso. L'Audace nasce ambizioso, sogna la B con alle spalle una città di oltre 57mila abitanti e un'estensione abnorme (preceduta solo da Roma e Ravenna in Italia). Sorpresa? Bè, crediamo solo per chi non segue il campionato di terza serie.

E' una bella sfida quella di sabato al Vigorito. Per il Benevento un altro esame di laurea dopo quello contro l'Avellino. Per questo Auteri ci va con i piedi di piombo. Deve fare le scelte giuste, anche sapendo di poterle correggere in corso d'opera con le cinque sostituzioni disponibili. Oggi riavrà Perlingieri in gruppo ed è un bel segnale. Da verificare invece le condizioni di Ferrara.

I dubbi rimangono e sono tanti. In difesa stanno bene sia Tosca che Capellini, uno dei due inizierà la sfida. A centrocampo s'è parlato per tutta la settimana della crescita evidente di Viviani. Il ragazzo di Mompiano ha personalità, grinta, forza fisica e tecnica. Pensare che possa partire lui al fianco di Talia, anziché Prisco, non sembra solo un'ipotesi.

Le scelte difficili arrivano dalla cintola in su. Lamesta si riprenderà il suo posto a destra, Manconi sarà la punta più avanzata. Gli altri due sono da scegliere. Consapevoli che Auteri difficilmente fa a meno di Simonetti, a quel punto rimarrebbe solo un posto, quello della cosiddetta “sottopunta” alle spalle di Manconi. Il ballottaggio è quanto di più indefinito possa esserci: Starita, apparso finalmente in buone condizioni, si candida. Ma nel frattempo cresce anche Acampora, di cui si fa difficilmente a meno e che potrebbe essere una soluzione ideale alle spalle degli attaccanti. Un po' più staccato nel novero delle scelte c'è Lanini, che pure ha buone possibilità di scendere in campo.

Inutile dire che saranno decisivi gli ultimi due giorni di allenamento. Questo pomeriggio e poi domattina. Una vittoria giallorossa avrebbe un valore incommensurabile. Soprattutto sotto il profilo psicologico.