Finte assunzioni e contratti a lavoratori extracomunitari, attraverso il cosiddetto "decreto Flussi", per ottenere i permessi di soggiorno. Scoperchiata una rete illegale che, da Salerno, aveva ramificazioni in tutta Italia: carabinieri per la Tutela del lavoro e Guardia di finanza hanno bloccato 3339 istanze per l'arrivo in italia di altrettanti lavoratori stranieri.
Nel mirino 142 aziende operanti per lo più nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia e dell’assistenza domestica. L'indagine interessa tutto il territorio nazionale: 29 le province coinvolte nell'operazione, che ha portato alla sospensione di due attività e al sequestro di oltre un milione di euro in contanti.
Così come ricostruito dagli investigatori, le aziende sarebbero state utilizzate da più sodalizi criminali, operanti nel salernitano, già colpiti, nel luglio scorso, da provvedimenti cautelari personali per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le Prefetture interessate potranno procedere:
- al blocco dell’iter di concessione del nulla osta al lavoro, qualora la procedura per l’ottenimento dello stesso sia ancora in itinere;
- alla segnalazione alle competenti Autorità Consolari, qualora l’emissione del nulla osta al lavoro sia già avvenuta, ma non sia stato ancora rilasciato o consegnato il visto d’ingresso allo straniero o qualora rilasciato, lo straniero non abbia ancora fatto ingresso in Italia;
- alla revoca del beneficio concesso (eventuale permesso di soggiorno o contratto di soggiorno stipulato), interessando anche le Questure competenti, qualora lo straniero sia già presente nel territorio dello Stato", come si legge nella nota stampa a corredo dell'inchiesta.
"I provvedimenti, eseguiti grazie alla fattiva collaborazione del ministero dell’Interno, sono unici nel loro genere per le modalità di attuazione", ricordano Carabinieri e Finanzieri salernitani.