Avellino

di Paola Iandolo

Dolce Vita, notificati i primi avvisi di proroga delle indagini.  Al momento sono cinque gli avvisi già notificati tra ottobre e la scorsa settimana. Dunque gli agenti della guardia di finanza in forza presso la procura e i carabinieri del comando provinciale di Avellino, avranno a disposizione altri sei mesi per continuare ad indagare e completare le acquisizioni. Proroga delle indagini con ogni evidenza necessaria per acquisire nuova documentazione e valutare l’intero corredo probatorio in atti in modo da far luce sui costi a carico del Comune di Avellino della manifestazione del cioccolato svoltasi a febbraio scorso in città, sulla sparizione del computer, sui concorsi pubblici e sulle gare di appalto.

Ulteriori prove su alcuni filoni di indagine

La Procura di Avellino, guidata da Domenico Airoma, vuole reperire ulteriori prove per supportare gli impianti accusatori e blindare in tal modo alcuni capitoli dell’inchiesta che al momento non hanno trovato pieno conforto nelle decisioni assunte dai giudici della Corte di Cassazione. Come nel caso della manifestazione Eurochocolate - in quanto sia in sede di misure cautelari personali richieste dalla Procura e rigettate dal Gip, che per quelle reali rigettate dal Gip, dal tribunale del Riesame e dalla Corte di Cassazione - non è stata condivisa l’ipotesi accusatoria della turbativa d’asta. Ipotesi esclusa anche per gli episodi contestati all’ex sindaco Gianluca Festa nella prima ordinanza del 18 aprile scorso - quando finì per la prima volta agli arresti domiciliari, ordinanza annullata dalla Suprema Corte - in relazione a due distinte richieste di sponsorizzazione. Le nuove acquisizioni, effettuate la scorsa settimana, dalla Procura di Avellino dunque sono indirizzate a reperire ulteriori elementi sulla sparizione del pc dalla stanza dell'ex sindaco, sugli appalti considerati condizionati e sui concorsi.