Cava de' Tirreni

“Peccato per l’ingenuità di Vitale. E’ un episodio che mi ha fatto molto arrabbiare”. Vincenzo Maiuri resta ancorato all’episodio dell’espulsione subito dopo il gol della sua Cavese con il Cerignola che poteva riaprire il match. Tutto vanificato però dal cartellino rosso incassato dal numero 3, costringendo i metelliani a dover faticare nel momento chiave del match: “Proprio nel momento in cui dimezzi lo svantaggio e puoi spingere, arriva l’episodio che rimette tutto in salito. Eppure abbiamo provato anche in dieci a riaprirla. Dispiace tanto perché la squadra ha dimostrato appartenenza contro una squadra forte. Magari una bacchettata sulle mani ai giovani può essere utile per crescere e non ripetere più gli stessi errori”.

L’analisi di Maiuri: “Nel primo tempo abbiamo meritato lo svantaggio perché i nostri avversari sono stati più cattivi ed incisivi di noi. Forse ci siamo anche allungati un po’ troppo e abbiamo permesso ai nostri avversari di ripartire e farci male nell’uno contro uno. Nella ripresa invece con il cambio di modulo ci siamo comportati meglio, prima sfiorando e poi trovando il gol che poteva rimetterci in partita. Ora dobbiamo ripartire dallo spirito di una squadra che dopo l’intervallo è rientrata in campo con la volontà di rimettersi in corso. Senza dimenticare che avevamo cinque under in campo”.

Tanta la delusione anche per l’assenza dei tifosi blufoncè: “E’ una cosa vergognosa. Il calcio senza il calore dei supporter non esiste. Sono limitazioni senza senso, non si può negare la passione a tante persone che vivono per il calcio e per la propria squadra”.