Benevento

Michele Cazzarò vuole provare a fare il miraciolo per la squadra del suo cuore, per la sua città. Intanto la nuova società gli ha fatto il contratto e in panchina non è più un “abusivo”, ma quello che è certo è che con la sua guida, il Taranto continua ad essere un osso duro per tutti: “Noi giochiamo sempre così – dice - anche perchè contro squadre forti non possiamo giocare alla pari. Queste partite si sbloccano sulle palle inattive, noi dopo 5' abbiamo preso una traversa”. 

Un occhio al Benevento lo ha gettato, perchè il giallorosso non lo ha dimenticato. Era il suo Benevento quello che passò a metà stagione nelle mani della famiglia Vigorito. Storia di 19 anni fa... “Io faccio il tifo per il Benevento – confida - perchè ci sono stato, conosco il presidente e se devo scegliere una squadra dico il Benevento. Però in C bisogna stare tranquilli, il campionato è difficile e lungo. Comunque il Benevento mi sembra la squadra più forte”.

Salvare il Taranto è un'impresa, quasi un miracolo, ma lui ci proverà: “Io penso che nel calcio come nella vita non bisogna mai abbattersi quando si va male, bisogna combattere sempre. Per uno come me che è nato al Sud, sai che tutti i giorni devi combattere”.

Lunedì inizia la demolizione dello Iacovone, si andrà alla ricerca di un nuovo stadio... “Del problema stadio si sapeva già da questa estate, non voglio che sia come un alibi, se no tutto diventa più difficile. Bisogna essere positivi: basta che ce lo danno un campo”.