Avellino

di Paola Iandolo 

 Arrivano le prime conferme dal Tribunale del Riesame all’operazione antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Avellino, che a fine ottobre hanno eseguito quindici misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio su richiesta della Procura di Avellino. I magistrati dell’Ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno confermato le misure impugnate da una parte delle difese degli indaagti raggiunti dalle misure cautelari.

Gli acquisti di metadone

 Intanto dalle novanta pagine dell'ordinanza eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Avellino emergono anche i profili degli indagati (liberi professionisti, imprenditori e commercianti) che rifornivano altri professionisti avellinesi di crack, cocaina, hashish e perfino metadone ricevuto dal Serd di Avellino. Le indagini coordinate dalla procura di Avellino, guidata dal procuratore Domenico Airoma ed eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Avellino, hanno accertato che due degli indagati, tra cui  un odontotecnico, che del resto non esercita più da alcuni anni, (sottoposti entrambi all’obbligo di dimora) si scambiavano il farmaco oppiaceo contenuto in boccettine di vetro. Gli inquirenti - grazie alle intercettazioni - hanno potuto accertare la vendita del metadone per quindici euro, il boccettino integro e a cinque euro per quelle utilizzate in parte.