“Mi disse 'è stato 'o cumpagno tuo'. Io dedussi che era Cioffi perché era l'unico del gruppo che frequentavo insieme a lui”. È quanto emerge dai verbali dell'interrogatorio di Romolo Ridosso, ex collaboratore di giustizia che è stato arrestato insieme ad altre tre persone nell'ambito dell'omicidio del sindaco Angelo Vassallo. Dichiarazioni che, ora dovranno essere verificate e ponderate, ma che potrebbero aprire nuovi scenari sull'inchiesta per l'omicidio del sindaco pescatore. Il 63enne ha, infatti, raccontato di aver appreso dall'imprenditore Giuseppe Cipriano - altra persona finita in carcere - che l'omicidio era stato materialmente eseguito dal carabiniere “infedele” Lazzaro Cioffi, persona vicina al colonnello Fabio Cagnazzo.
Spetterà, ora, agli investigatori il compito di verificare l'attendibilità delle dichiarazioni rese da Ridosso - aspetto evidenziato in modo chiaro dai legali degli altri indagati - e verificare se vi siano riscontri oggettivi rispetto alla ricostruzione fornita dall'ex collaboratore di giusitizia.
Ridosso è stato l'unico dei quattro indagati a non ricorrere al Tribunale del Riesame che lunedì dovrà pronunciarsi sui ricorsi presentati dagli avvocati di Fabio Cagnazzo, Lazzaro Cioffi e Giuseppe Cipriano.