L'Avellino accelera verso la gara con il Catania. Sedute a porte chiuse al "Partenio-Lombardi" verso un nuovo big match, in programma sabato alle 15, forse chiave nel percorso di rilancio con Raffaele Biancolino. Dopo un pari e 6 vittorie di fila i lupi si sono fermati bruscamente con il Taranto tra le mura amiche per poi pareggiare in trasferta contro chi oggi è terza e prima forza del torneo, il Potenza e il Benevento. Per dare sostanza agli ultimi due risultati l'Avellino va a caccia di un successo casalingo utile per diverse risposte in una fase interlocutoria e cerca nuove risorse dall'interno. Il ritorno di Paolo Frascatore, Luca Palmiero e Michele D'Ausilio dal primo minuto ha ricomposto l'undici titolare che ha aperto e guidato i lupi nella striscia di 6 successi, ma appare decisivo il recupero di nuove energie e altri spunti tattici, soprattutto in attacco perché il reparto difensivo, al di là dei due gol subiti a Benevento, ha mostrato solidità.
Patierno protagonista, Gori e Russo da lampi e prove altalenanti
Il reparto avanzato sta, invece, palesando diversi dubbi. Il solo Cosimo Patierno, prezioso con 8 gol in 10 gare di campionato e stoico dopo settimane di lavoro differenziato e poca possibilità di gestire lo sforzo con allenamenti in gruppo, non può bastare nella rincorsa alla vetta. L'ambiente attende una pronta risposta da Gabriele Gori in virtù della qualità a disposizione e spesso mostrata. Tra i migliori nell'avvio choc prima del cambio in panchina, il fiorentino ha realizzato un gol, molto importante a Trapani, nella gestione Biancolino non garantendo però costanza di rendimento (l'ultima gara completa in termini di impiego è del 29 settembre scorso, Avellino-Foggia 2-1). Raffaele Russo è risultato brillante contro l'ACR Messina (doppietta e assist), anche al "Provinciale" di Erice senza gol o passaggi vincenti, meno negli ultimi tre turni. Michele Vano, dopo essersi sbloccato con la Juventus Next Gen, è stato rallentato nei giorni successivi da un infortunio.
D'Ausilio per numeri ha coperto l'addio di Sgarbi
C'è poi chi per ora ha dato poco o nulla per diversi motivi: Daishawn Redan e Alessio Tribuzzi. Per il nederlandese e il capitolino c'è l'ombra di una sessione estiva di calciomercato che non sta regalando quanto ideato dalla precedente dirigenza perché l'ex Triestina e l'ex Crotone erano stati immaginati nella rosa irpina per colmare l'addio di Lorenzo Sgarbi. Nei fatti gli assist firmati dal bolzanino, oggi al Bari, sono stati realizzati da D'Ausilio, prezioso tra le linee con Biancolino. Se per Redan c'è stata la difficoltà nell'approccio alla nuova realtà con un ritardo di condizione in estate e un passaggio a vuoto con la Turris (al "Liguori" ha sprecato l'occasione di sbloccarsi e cambiare ritmo in stagione) per Tribuzzi c'è stato un lungo periodo di stop per infortunio muscolare dopo la doppietta in Coppa Italia nazionale contro la Juve Stabia e la squalifica rimediata a Benevento, i due turni di stop con rosso diretto a gara finita, pesa nel tentativo di rilancio al rientro in Irpinia dopo la bellissima avventura con la promozione in C nel 2019.
Ricerca di valori aggiunti per la fase offensiva
Insomma, tanti dettagli a fare la differenza nel cammino e che portano alla riflessione di ricerca da valore aggiunto che prosegue per l'Avellino. Da questi aspetti può arrivare la svolta in termini tecnici e tattici nella stabilità dell'undici che però può garantirsi nuovi jolly, forse decisivi nello sviluppo stagionale.