Un sindaco di un centro della provincia (all'epoca dei fatti), un dipendente del Comune che amministrava, un vigile urbano, ora in pensione, del Comune di Benevento, il titolare ed una collaboratrice di un'agenzia, anche loro della città. Sono i cinque destinatari della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Napoli in una inchiesta che ha messo nel mirino le presunte false cittadinanze italiane, con il successivo rilascio del passaporto, per decine e decine di persone statunitensi.
L'udienza preliminare è in programma il 27 gennaio dinanzi al gup Maria Luisa Miranda, che dovrà decidere se fissare il processo o dichiarare il non luogo a procedere nei confronti degli imputati, difesi dagli avvocati Andrea Abbagnato Trione, Fabio Russo, Mario Villani, Armando Pedicini e Carlo Luongo.
Le accuse contestate a vario titolo vanno dall'associazione per delinquere al falso e all'accesso abusivo a sistemi informatici. I fatti vanno dal 2017 al 2021 e sono finiti al centro di una indagine della Digos sannita. Attenzione puntata sul ruolo svolto dall'agenzia, che si occupava di fornire assistenza agli interessati al riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis che sarebbe stata ottenuta, con l'iscrizione nell'anagrafe, reperendo alcuni immobili nei quali avrebbero dichiarato di dimorare gli stranieri, per i quali sarebbe scattato successivamente anche il rilascio del passaporto.