Ariano Irpino

Il guasto alla condotta adduttrice di Castelfranci è stato riparato, nell'arco della mattinata di domani, martedì 19 novembre, la situazione dovrebbe ritornare alla normalità anche a Grottaminarda, dunque scuole ed uffici pubblici regolarmente aperti.

L'alto calore ha comunicato che al fine di garantire un corretto approvvigionamento nella giornata di domani: "E' comunque necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi, 18.11.2024, alle ore 6.00 di domani, 19.11.2024, orario di inizio della riapertura graduale dell'erogazione. 

Gli orari indicati sono quelli di effettiva chiusura ed apertura degli organi di manovra delle condotte distributrici, mentre, per le singole utenze, gli effetti della sospensione e della ripresa dell'erogazione idrica sono in funzione dei tempi necessari per il riempimento delle condotte a servizio delle stesse".

Comunicazioni quelle dell'alto calore come sempre incomprensibili, tardive e fuorvianti, tenuto conto che l'acqua finora non è mai tornata nelle case e in alcune zone manca addirittura prima del guasto di Castelfranci, diventato come l'odissea di Melito Irpino. Il sito è ancora fermo al 15 novembre. Troppi impegnati gli addetti alla comunicazione. 

"Non ci lasciare soli" - questo l'appello rivolto al governo centrale da parte del sindaco Enrico Franza a cui va dato atto, come affermato dal collega primo cittadino di Grottaminarda Marcantonio Spera di aver convocato sindaci o delegati in pochissimo tempo a palazzo di città per affrontare insieme la grave emergenza e far sentire in alto il grido di protesta comprensibile delle popolazioni.  

"E’ un appello rivolto a tutte le istituzioni sovracomunali - ha detto Franza - noi non lasciamo soli i nostri concittadini. Siamo al fianco delle nostre comunità, stiamo provando a fare i fatti, interessando tutti i livelli istituzionali a partire dal governo nazionale. E’ un disagio diventato insopportabile. Tutti devono ora metterci la faccia, come stiamo facendo noi sindaci".

A palazzo di città presenti sindaci o delegati di Ariano Irpino, Grottaminarda, Flumeri, Villamaina, Sturno, Greci, Torella dei Lombardi, Sant'Angelo all'Esca, Gesualdo e Bonito. 

"Si procederà reiteratamente come già fatto nei mesi passati rilanciando il grido d'allarme verso gli organi sovracomunali: provincia, regione governo - spiega Marcantonio Spera - affinchè velocemente si possa mettere riparo alle reti adduttrici e poi sempre puntando ai fondi Europei per mettere mano su tutte le reti idriche dei nostri paesi. Siamo l'area più ricca di acqua, una risorsa che però perdiamo a causa di queste continue rotture e alle reti idriche fatiscenti, oltre al notevole abbassamento negli ultimi anni del livello delle nostre sorgenti. A breve ci riuniremo nuovamente, ma con la deputazione regionale, nel comune di Sturno.  

Tra le proposte dei sindaci quella importante del sindaco di Bonito, Giuseppe De Pasquale, che ha avanzato l'ipotesi di chiedere l'emergenza nazionale e quindi l'intervento del genio civile militare dell'esercito o della protezione civile per intervenire nei tratti di condotte maggiormente disastrate con bypass strategici. "Proveremo anche questa strada".

E non sarebbe sbagliato se si pensa che a Montaguto nel 2010 solo grazie all'intervento dell'esercito che e dell'allora capo della protezione civile nazionale Guido Bertolaso lo Stato vinse contro quella frana più grande d'Europa, spazzando via anche la camorra, che si accingeva a mettere le mani sull’affare lavori.

"Dobbiamo mantenere alta l'attenzione degli enti sovracomunali per non abbassare la guardia poichè questo inizio d'inverno è catastrofico e lascia presagire sviluppi peggiori. Abbiamo preso in considerazione anche l'idea di recarci a Roma con le fasce tricolori - ha continuato Spera - in una manifestazione pacifica per sensibilizzare oltremodo il Governo ad aiutarci in questa impresa.

L'onorevole Antonio De Caro, presidente della commissione ambiente in Europa, ha asserito in un incontro recente ad Avellino, che nel breve avrebbe valutato delle possibilità per venirci incontro. Ci candidiamo ad essere attrattori per il turismo, per l'economia con la piattaforma logistica e con la Stazione Hirpinia e non possiamo venir meno rispetto ad un bene primario quale è l'acqua".