Ariano Irpino

Il sito dell'alto calore, mentre stiamo scrivendo, è fermo ancora al 15 novembre ma intanto si è appreso ieri sera poco dopo le 21.00 direttamente dai sindaci che quella di oggi sarà ancora una giornata d'inferno, a tal punto che tutte le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse nei comuni coinvolti a partire da Ariano Irpino a causa dell'ennesima rottura della condotta idrica nel territorio del comune di Castelfranci.

"Irpinia assetata: la mobilitazione è l'unica via. La crisi idrica in Irpinia, lungi dal risolversi, si aggrava di giorno in giorno, mettendo a dura prova la vita dei cittadini e le attività economiche del territorio".

Di fronte a un problema così serio, il comitato "Uniamoci per l'acqua" ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione, rivolgendosi alle istituzioni e ai rappresentanti politici.

"Abbiamo invitato i sindaci ma le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Anche i partiti politici e i parlamentari si sono dimostrati sordi alle nostre istanze. La frustrazione e la rabbia dei cittadini stanno crescendo. È arrivato il momento di scendere in piazza. Tutti quei cittadini che passano le giornate a criticare sui social devono ora dimostrare di esserci davvero. Solo una mobilitazione di massa potrà costringere le istituzioni ad agire e a trovare una soluzione definitiva al problema. Il rischio della privatizzazione La prolungata emergenza idrica rischia di portare alla privatizzazione di un bene fondamentale come l'acqua, un'ipotesi questa inaccettabile. La privatizzazione dell'acqua sarebbe un significherebbe un aumento vertiginoso delle tariffe e una diminuzione della qualità del servizio. L'acqua è un bene comune e deve rimanere tale".

Un appello alla responsabilità. Il comitato invita tutti i cittadini a partecipare alle iniziative che verranno organizzate nei prossimi giorni.

"Solo uniti possiamo far sentire la nostra voce e ottenere un cambiamento concreto. Non possiamo permettere che l'Irpinia continui a soffrire la sete".